Che cos’è l’ultimo libro “Memoriale" di Andrea Bulgarella?
E’ il coraggio delle parole ma anche l’attaccamento forte ad una terra che ha dato e che ha tolto, che ha seminato spine nel cammino di un imprenditore illuminato, “costruttore di futuro”.
Bulgarella ha dovuto fare i conti contro chi inquinava i pozzi mentre tentava di costruire bellezza, da Sud a Nord.
Perché è più facile abituarsi al brutto che accettare che ci siano imprenditori, che con la libertà delle proprie idee possano valorizzare immobili cadenti e fatiscenti.
Bulgarella può apparire un visionario o semplicemente un uomo che ama la sua terra, che progetta, che crea una via di meticoloso lavoro. Ha ricevuto in cambio accuse(tutte infondate), processi, denunce, inchieste, l’interruzione del rapporto creditizio da parte delle banche. Bulgarella è stato bloccato nel suo lavoro, perché in Italia le menti brillanti fanno paura al sistema. Non si è arreso, lo dice nel libro: “Proprio perché ho avuto sempre ragione non ho mai avuto paura”.
Ha combattuto il sistema, non ha mai trovato solidarietà dalla politica, in una bella operazione di stile nel libro c’è una lettera scritta dal Sistema a Bulgarella: “Si svegli, Bulgarella: la politica teme il talento, da sempre. La politica, in Italia, è terra di mediocri”.
Quanto paga in termini umani chi alza la testa? Chi si ribella? E’ un prezzo umano, che il memoriale mette in risalto, perché non sono i soldi, non sono le imprese, non sono le costruzioni ma la delusione intima e profonda di sapere che si è stati lasciati soli. Un massacro, dove le regole del gioco sono diverse, dove i diritti rivendicati non sono stati sempre applicati.
Bulgarella è un esempio di imprenditoria italiana, di coraggio e di temerarietà. Anche di follia, perché non arrendersi, combattendo a muso duro, senza armi, non lo si fa a cuor leggero. E non è una lotta che Bulgarella porta avanti solo per se stesso, ma per i tanti imprenditori che come lui hanno subito un soffocamento.
Si può essere ottimi comandanti ma quando il mare è tempestoso, le acque completamente bianche e la visibilità è minima si subisce il naufragio.
Tra depistaggi, malagiustizia, cricca delle banche Andrea Bulgarella è rimasto l’uomo cocciuto di sempre. Non un ingenuo. Mastica bene la politica, nel suo libro taglia e cuce la classe dirigente al Governo del Paese. Non si aspetta nulla, sa che i proclami di quando si è opposizione vengono vanificati al potere: “I parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, non si schierano mai contro le banche. E i motivi sono… pratici. Lo sapevate ad esempio che Banca Intesa paga ai deputati interessi 28 volte superiori a quelli di noi comuni mortali?”.
Il libro non consegna al lettore solo i passaggi della vita imprenditoriale di Bulgarella, c’è speranza per il futuro mista a muta rassegnazione, c’è la difesa del lavoro e della dignità umana. Nel libro c’è il dolore di anni insidiosi e difficili, c’è l’amore per una terra bellissima. C’è l’empatia contro la sommatoria di superficialità.
C’è il pulsare del cuore, il coraggio di non mollare, la forza buona e grande di dimostrare l’eccellenza.
Bulgarella è un sognatore, un romantico. Più semplicemente un uomo per bene.
Rossana Titone