Andreana Patti, marsalese, ex assessore al Comune di Trapani, a Marsala il dibattito politico si è appiattito e non riesce ad emergere.
Probabilmente ciò deriva dalla crisi che stanno vivendo i partiti, i quali ultimamente non sono capaci di ascoltare il territorio e non riescono a rappresentare le istanze di cambiamento che emergono dalle necessità delle persone. Credo che questo freni molto il dibattito: invece di parlare di contenuti, si finisce col discutere di alleanze e strategie, che non rappresentano la politica, ma soltanto strumenti per raggiungere una finalità. Tale finalità dovrebbe essere l’interesse pubblico e, in questo caso, l’interesse di una città come Marsala, che ha bisogno di un dibattito arricchente. Un confronto di questo tipo permetterebbe di scegliere il meglio per la città e soprattutto per i suoi cittadini.
C’è un problema di selezione della classe dirigente?
Quando il dibattito si sposta sulle persone, anziché sulle cose importanti da fare, si finisce per parlare di posizionamenti piuttosto che di contenuti. E anche quando si affrontano i contenuti e si individuano percorsi per realizzare interventi utili per una città – come servizi, investimenti per la crescita o lo sviluppo economico del territorio – si torna a discutere di Tizio o Caio, indipendentemente dalle capacità, non solo tecniche ma anche politiche, che dovrebbero essere combinate per portare al cambiamento.
Andreana Patti, il suo nome è spuntato tante volte come aspirante candidato sindaco, come uno dei nomi fatti da qualche politico di sinistra o da un movimento di sinistra, ma lei in tutto questo non ha mai detto nulla. Lei potrebbe offrirsi alla città? C’è questa volontà?
La questione è diversa: non si tratta di candidarsi a sindaco, ma di costruire un progetto. Ritengo che in questo momento la città ne abbia bisogno. La città ha la necessità di cambiare passo. Questo significa costruire un progetto insieme a persone credibili, esperte e innovative, che in qualche modo mirino a questo obiettivo con un sistema valoriale non identificato in un’ideologia di partito. A mio parere, serve una trasversalità che non guardi soltanto al centrosinistra. La mia disponibilità a costruire un progetto insieme ad amici, con i quali continuiamo a condividere questa esigenza di ascolto del territorio, non è necessariamente definita in maniera ideologica rispetto al centrosinistra, che ha le sue regole, le sue consultazioni e verifiche partitiche. Questi aspetti vanno al di fuori del progetto di cui parlo io, al quale – perché no – potrebbero partecipare, così come potrebbero farne parte molti altri soggetti che non si identificano con questa metà del cerchio.
Nel centrosinistra diranno: “andiamo a fare le primarie”
Io non sono una militante di sinistra, sono un tecnico. Sono stata quasi sei anni assessore tecnico e, lo scorso anno, mi sono dimessa per fare spazio alla politica. Non sono una candidata di centrosinistra, ma sicuramente dialogo con il centrosinistra o comunque con tutti i soggetti politici che vogliono dare questa impostazione alle nuove elezioni amministrative a Marsala: parlare di contenuti, di efficacia delle azioni, di sviluppo di questa città. Si parla spesso di Marsala come della quinta città della Sicilia. Tutti lo dicono, riempiendosi la bocca con questa definizione, ma in realtà non fa da traino nemmeno per la provincia, figuriamoci per la Regione. Riportare al centro del dibattito politico e dello sviluppo questa città significa, prima di tutto, investire in competenze, credibilità, fiducia e discontinuità rispetto a questa amministrazione. Questo, è poco ma sicuro.
Qui la video intervista integrale ad Andreana Patti.