Lunedì 2 dicembre, una delegazione dei sindacati della Polizia Penitenziaria visiterà il carcere Pietro Cerulli di Trapani per documentare le condizioni operative e strutturali in cui lavorano gli agenti. La visita, che inizierà alle ore 9:30, è stata organizzata per accendere i riflettori sulle difficoltà logistiche, organiche e gestionali che quotidianamente affrontano i lavoratori in divisa. La visita è stata organizzata dopo lo scandalo dell'inchiesta sulle torture subite da alcuni detenuti proprio ad opera di alcuni agenti della polizia penitenziaria all'interno del reparto blu del Pietro Cerulli.
“Abbiamo deciso di visitare il carcere di Trapani non solo per fotografare le condizioni dei posti di servizio, ma anche per consegnare un segno di vicinanza ai lavoratori, sicuramente scossi per quanto accaduto”, dichiarano i leader sindacali Calogero Navarra (Sappe), Rosario Di Prima (Sinappe), Dario Quattrocchi (Osapp), Gioacchino Veneziano (Uil Polizia Penitenziaria), Francesco D'Antoni (Uspp), Domenico Ballotta (Fns Cisl) e Gaetano Agliozzo (Fp Cgil).
I rappresentanti sindacali denunciano con forza le limitazioni imposte dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) alla possibilità di divulgare fotografie degli ambienti lavorativi, descrivendo tali restrizioni come “un comportamento antisindacale che nasconde una chiara volontà di celare la realtà”.
“Ci spiace constatare – sottolineano i sindacalisti – la censura imposta dal DAP e la limitazione all’accesso delle delegazioni sindacali, mentre, ad agosto, in pieno piano ferie del personale, sono stati autorizzati ingressi di oltre 45 persone tra avvocati, garanti e associazioni esterne”.
Le organizzazioni sindacali ritengono che queste restrizioni siano volte a evitare che l’opinione pubblica prenda coscienza delle difficoltà quotidiane degli agenti penitenziari, che operano in contesti complessi e spesso sottodimensionati.
Per discutere delle problematiche emerse e delle restrizioni imposte, i sindacati terranno una conferenza stampa alle ore 11:30 nella piazza antistante il carcere di Trapani. Durante l’incontro, verranno ribadite le richieste di maggiore trasparenza e verrà inviato un dossier agli organi competenti con le rimostranze relative alla gestione del carcere e alle condizioni di lavoro.
“Trasmetteremo le nostre rimostranze agli organi competenti – concludono i sindacati – perché crediamo che il rispetto delle condizioni di lavoro degli agenti sia fondamentale per garantire un sistema penitenziario più efficiente e giusto”.