Desolante, è questo l’aggettivo che si può utilizzare per la seduta del 29 novembre del consiglio comunale, una incapacità a spiegare le cifre contenute nei capitoli delle variazioni al bilancio come debbono essere impiegate. Smarrimento tra i dirigenti in Aula, che hanno stentato a dire qualcosa.
Passi incerti e mezze risposte da parte anche della giunta, nella prima parte della seduta sono state approvate all’unanimità le variazioni di bilancio e il nuovo aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche. Si tratta di variazioni per un importo complessivo di oltre 2,1 milioni di euro.
Invece per le “Variazioni e Assestamento di Bilancio”, il cui totale ammontava a quasi 2,5 milioni di euro, la questione non è stata solo tecnica ma pure politica. I consiglieri che hanno posto rilievi e chiesto chiarimenti non hanno trovato una risposta certa e soddisfacente. Lo stesso presidente d’Aula, Enzo Sturiano, è stato molto critico con gli uffici, quindi i dirigenti presenti, e ovviamente con l’Amministrazione comunale.
Il consigliere Pino Ferrantelli ha chiesto risposte non all’ufficio tecnico ma alla politica: “E’ l’Amministrazione che ci deve indicare cosa vuole fare con queste somme.
A sopperire alle mancanze dell’assessore ai Lavori Pubblici, Ivan Gerardi, che non ha proferito una sola parola, è stato l’assessore Salvatore Agate: “Sulle strade la nostra priorità è la sicurezza. Gli uffici hanno già predisposto i progetti su un budget diverso rispetto a quello attuale. Gli uffici, nel rispetto della priorità indicata, si baseranno sul criterio sicurezza. Non diamo direttive su una strada piuttosto che su un’altra, l’indirizzo è di natura generale e di interesse collettivo”.
Questo vale per la manutenzione delle strade e anche per la illuminazione.
Ci sono 450 mila euro dedicati alla manutenzione straordinaria, somme ovviamente non sufficienti, si tratta però di una serie di tagli che riguardano vari settori.
La variazione che è stata approvata ha le somme così suddivise:100mila euro per i contenitori culturale, 145mila per le fognature, 105mila per le strade, 150mila per le scuole.
I tagli sono dovuti perché sono venute meno le entrate della Bucalossi, si tratta di un milione e mezzo in meno. Paradossalmente la richiesta da parte dei cittadini c’è ma per mancanza di adeguato personale all’ufficio tecnico molte pratiche sonnecchiano sulla scrivania, quindi il cittadino in assenza di concessione non può pagare gli oneri di urbanizzazione.
L’affondo di Sturiano
Fa parte della maggioranza ma inizia a prenderne le distanze, ed in Aula le parole del presidente sono state chiare: ha messo pezze a costo zero per l’Ente, lì dove avrebbero dovuto pensarci gli uffici e l’Amministrazione, che è risultata inadempiente: “E’ mio dovere trovare la soluzione e l’ho trovata da consigliere comunale, non da presidente. C’è il momento della critica e quella delle scelte. Ritengo che 100mila euro per la manutenzione delle strade, comprensivi di iva, progettazione, di oneri e di direzione lavori nemmeno servono per mettere una toppa a quello che necessita alla manutenzione dello scorrimento veloce, il manto stradale è tutto lesionato e appena ci saranno le piogge si apriranno le buche, noi dobbiamo intervenire. Tutto non può essere solo contabile. Non possiamo dire che 100mila euro sono sufficienti, chi lo dice me lo metta per iscritto e si assuma la responsabilità”. Sturiano in Aula è stato tagliente con i dirigenti, con gli assessori, compreso il suo di diretta espressione, che sempre muto è rimasto.
Il consiglio comunale non è disponibile ad accendere ulteriori mutui, sarà l’Amministrazione a trovare le soluzioni, se ne sarà capace.
L’intervento di Civicamente
Il punto lo ha centrato Gabriele Di Pietra, del gruppo Civicamente: “Quando a luglio il consiglio comunale ha approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche non ha approvato solo 6 fogli di carta ma un atto pieno di progetti correlati di studi di fattibilità. Il progetto contenente i 200 mila euro destinati ai contenitori culturali indicava anche come spendere quei soldi”.
Quello che in Aula non dicono gli amministratori lo dice il consigliere Di Pietra, cioè che il Comune ha difficoltà di spesa per poche risorse in cassa.
Ad accorgersi della presenza in Aula dell’assessore Gerardi, seduto nel ruolo di consigliere comunale, è Leo Orlando: “A rispondere dovrebbe essere l’assessore ai Lavori Pubblici.
L’emendamento di Sturiano
Ad essere bocciato l’emendamento, presentato da Enzo Sturiano, alla proposta di variazione e assestamento generale del bilancio 2024-2026. Nella proposta si chiedeva di avviare i lavori del primo stralcio funzionale di una nuova via di collegamento sul Lungomare Stagnone, garantire la manutenzione straordinaria delle strade e delle scuole comunali, anche per mitigare le richieste di risarcimento danni, realizzare interventi per l'efficientamento degli impianti tecnologici e la manutenzione straordinaria di contenitori culturali. Nel dettaglio, le risorse sono suddivise tra entrate (es. fondi per mitigazione ambientale) e nuove spese previste per il 2024, con un totale di 550.000,00 euro.
Si tratta di somme che derivano dai fondi delle convenzioni per l’eolico, che dovevano essere impegnate nel 2025 per la manutenzione degli impianti di illuminazione.
Per Vito Milazzo, che ha annunciato il suo voto contrario, la allocazione delle risorse non è legittima: “Abbiamo solo ipotesi, questo emendamento così non lo voto”. La proposta di emendamento è stato respinto con sei voti contrari e 6 voti favorevoli.
A chiusura dei lavori il presidente ha voluto ringraziare i consiglieri che hanno votato favorevolmente l’emendamento presentato dallo stesso Sturiano: “Ho realmente capito chi lavora nell’interesse della nostra comunità e chi lavora solo per mera appartenenza o giochini politici, che nulla hanno a che fare con l’Amministrazione. Una cosa è scontata: il primo che si alzerà dicendo che ci sono problemi di manutenzione nelle scuole e nelle strade troverà le dovute risposte. Le mie idee sono chiare, da stasera in avanti anche io faccio le mie scelte”.
La spaccatura politica
Il presidente Sturiano dice tra le righe una cosa che appare chiara oramai da mesi: i consiglieri tutti lavorano per il dopo Grillo, sono già entrati in campagna elettorale. Nella confusione dei nomi per aspiranti sindaco i candidati al prossimo consiglio comunale, in discontinuità con l’attuale governo cittadino, sono alle prese con azioni consiliari che nulla hanno a che fare con la città ma con la salvaguardia di posizioni attuali e future. Giocano una battaglia legata alla prossima tornata elettorale, questo vale pure per i consiglieri che si dichiarano attualmente di maggioranza ma che di fatto sono lontani dall’Amministrazione. Non vi è una sola parola dei due esponenti di Fratelli d’Italia in difesa di un sindaco e degli assessori che sostengono, e che hanno voluto piazzati in giunta. Si smarcano tutte le volte che possono, escono dall’Aula, non prendono parola. A mettere in difficoltà Sturiano anche il suo assessore Gerardi. Se Sturiano, per come insistenti voci di corridoio dicono, dovesse chiedere di uscire dalla giunta nè Gerardi e nè Donatella Ingardia lo farebbero. Vero è pure che nessuno, ad oggi, dei presidenti provinciali di centro destra ha riunito la coalizione per una azione unitaria e corale, che guardi pure alle amministrative del 2026. Solo allora si comprenderebbe davvero chi continuerebbe ad appoggiare Grillo e chi no.