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10/12/2024 06:00:00

Trapani. I conti del Comune e l'eterno scontro tra Tranchida e l'opposizione

Giacomo Tranchida è al suo secondo ed ultimo mandato da sindaco della città di Trapani, potrebbe governare la città all’infinito perché l’opposizione, seppure si esprima con carte alla mano, ha la capacità di far apparire ogni loro azione come pregna di poca sostanza.


Nell’epoca dei social non è tutto consentito alla politica, del resto lo dicono i politici, e non i politicanti, la forma è sostanza. Soprattutto quando si parla di cose serie, come il Bilancio.
Tranchida ha risposto a quelle che sono state le loro esternazioni e i loro appunti senza girarci attorno e anche ironizzando, questo sì che è insolito ma rende il risultato della partita.

Il sindaco parte da una regola: rispetto dei ruoli e dibattito delle forze politiche, di maggioranza e di opposizione, tutela dell’ interesse collettivo, quindi la necessità di approvare gli strumenti contabili arretrati e anche investire in servizi e opere per la città. Rispetto dei ruoli e contraddittorio nelle Aule deputate alla rappresentanza politica.
L’opposizione si è sentita derubata di uno spazio di democrazia, quale quello dello studio degli atti prima della loro approvazione, studio che sta già avvenendo nella relativa commissione. Non intendono rinunciare a tutto il tempo previsto dalla norma, consentito solo se tutti e 24 i consiglieri di opposizione, all’unanimità, rinunciassero.


La posizione di Tranchida
L’opposizione ad oggi ha impiegato 38 ore di commissione per studiare i pareri, quello che ha chiesto il sindaco all’opposizione e alla sua maggioranza è di rinunciare ad un tecnicismo per accelerare il percorso di approvazione, poiché gli obiettivi preposti sono funzionali alla vita del Comune e non dell’Amministrazione.
L’attesa della votazione, appare dunque, una questione squisitamente politica nel lungo ed estenuante dibattito tra maggioranza e opposizione.
Giù la maschera, dice il sindaco di Trapani: “E’ vergognoso che l’opposizione abbia presentato emendamenti per le indennità di assessori e sindaco, cofinanziati dalla Regione, e non lo abbia no fatto per i loro gettoni. L’opposizione predica bene ma razzola molto molto male. Ci assumiamo la responsabilità di denunciare le falsità, se gli atti non erano completi perché l’opposizione ha macinato commissioni su commissioni? Non c’è trippa per gattini, non c’è trippa per gattoni”.

 

 

La posizione dell’assessore Mazzeo
Anche Alberto Mazzeo ha rafforzato le affermazioni del sindaco: la richiesta di rinunciare ai canonici 20 giorni è arrivata anche dallo stesso assessore, con l’unico fine di accelerare l’approvazione dello strumento finanziario. I consiglieri di opposizione avevano preso l’impegno di rispondere entro il termine di 24 ore, risposta che avviene a mezzo social e non per i canali istituzionali previsti: “La modalità è la testimonianza di chi sono costoro”.

Entra poi nel merito dell’atto: “Il consigliere che si prende tutti i 20 giorni cosa può fare? Non è un atto emendabile, ha il parere del collegio del revisore dei conti e il parere del direttore di ragioneria. Il consiglio comunale prende atto del rendiconto, che non è un bilancio preventivo, può solo commentarlo. E’ una presa di posizione che porta danno ai cittadini. Noi faremo le corse, non permetteremo a nessuno di stopparci. Noi siamo i veri tifosi della città di Trapani”.

L’opposizione
Per Giuseppe Guaiana l’atteggiamento del sindaco è narcisistico: “L’atto deliberativo è pervenuto l’11 novembre e solo il 29 novembre l’atto era completo, fino a quella data non si poteva trattare. Le commissioni consiliari sono presiedute da uomini di maggioranza, il sindaco affetto da disturbo narcisistico politico attacca e cannibalizza pure i suoi uomini. Ci limitiamo a dire la verità: è il peggiore sindaco della città, non viene applaudito in nessuna occasione pubblica. La colpa delle condizioni della città è di Tranchida, che deve andare a casa”.

L’atto di cui tanto si parla è composto da oltre mille pagine, necessario dunque il tempo per studiare, dice Fileccia, e per convocare nelle commissori i funzionari. Il consigliere di opposizione rimarca la presenza in commissione per appena 5 ore e non 38. L’approvazione del rendiconto nei tempi comporterebbe l’approvazione anche del Bilancio consolidato 2023, entro dicembre, evitando così la gestione provvisoria.
Punto fermo: nessun dialogo ricercato da parte dell’opposizione nei confronti dell’amministrazione. Il dado è tratto, dice Guaiana, non votano con gli occhi chiusi come fa la maggioranza consiliare.

 

 

I tempi
Approvazione consuntivo 2023 entro il 20 dicembre, a seguire bisognerà riconoscere i debiti fuori bilancio e il avanzo di Amministrazione, il consolidato. Difficile che entro il 31 dicembre si possa approvare ogni strumento finanziario.
Il rendiconto che arriverà in Aula il 19 dicembre contiene:
- avanzo di amministrazione per 1milione e 400mila euro
- 5milioni di investimenti per le manutenzioni ordinarie

Il dato
Il rischio di non fare in tempo, entro i termini previsti dalla legge, per l’approvazione degli strumenti finanziari è concreto. Pronti, dunque, a darsi battaglia in consiglio comunale.

 

Il fatto politico
E’ guerra aperta tra l’opposizione e il sindaco della città di Trapani, tra i consiglieri di opposizione e quelli di maggioranza. A questa guerra il cittadino non è appassionato, c’è un botta e risposta continuo, un andare oltre le righe, le offese si rincorrono da sinistra a destre ed anche in senso contrario. Un atteggiamento politico poco consono per il ruolo ricoperto, un sostanza che svilisce il ruolo tutte lo volte che lo si esercita più sui social che nei luoghi deputati alle istituzioni. E’ una questione di scelta ma lo strumento può alimentare ulteriori polemiche e decostruire ogni passo verso una sana opposizione. I cittadini hanno sempre bisogno di un confronto serio e rispettoso. Anche la più nobile delle azioni politiche, se continuamente espressa a mezzo social, può diventare mistificante, invece l’impegno e il ruolo pubblico vanno sempre esercitati in maniera responsabile.