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18/12/2024 06:00:00

"Il dissesto finanziario e la politica mediocre a Campobello di Mazara"

Egregia redazione, a seguito della lettura delle precedenti delibere della Corte dei Conti riguardo il Comune di Campobello di Mazara, è impossibile leggere quanto riportato dalla delibera del Consiglio Comunale, votata nei giorni scorsi, sul dissesto finanziario, e non dire nulla.

L’intervento del Primo Cittadino è stato al di sotto della mediocrità. Parliamo di una figura che ha guidato il Comune per più di 15 anni, tenendo conto che è stato per 7 anni Presidente del Consiglio e ben 10 anni Sindaco. Da lui, vista la situazione e soprattutto i verbali della Corte dei Conti e dei Revisori dei Conti, mi sarei aspettato delle scuse. È logico pensare che abbia qualche responsabilità: nel 2014, il Comune gli è stato consegnato in mano dai commissari prefettizi a seguito del commissariamento per mafia di 2 anni. Il dato lampante è che la situazione finanziaria del Comune era decisamente migliore di quella di adesso; anzi, c’erano tutte le condizioni per rilanciare il territorio, competenze permettendo! Ma lo sanno anche i muri che così non è stato.

Mi sarei aspettato principalmente delle scuse davanti ai cittadini che hanno riposto fiducia in lui e invece, pur di scaricarsi la coscienza, ha dato la colpa a chiunque. È addirittura andato alla ricerca di debiti preistorici risalenti al 1992, quando guarda caso era lui stesso assessore comunale! Un amministratore, da buon padre di famiglia come si professa, avrebbe già fatto un passo indietro. È evidente che non si lascia il potere perché, forse, sembrano esserci altri tipi di interessi. Ovviamente non sarò io a dirlo: spero che gli organi preposti facciano luce sulla vicenda, nel bene e nel male.

Mi rivolgo anche all’attuale Presidente del Consiglio che, nel corso degli anni, ha dato prova della pochezza amministrativa. Valutando gli atti e i lavori del Consiglio Comunale degli ultimi anni, un funzionario che sa il suo mestiere non può non riconoscere che tutto fa acqua da tutte le parti.

Ho ascoltato le registrazioni delle sedute e non mi sembra normale che si abbia da ridire su tutto invece di adempiere al proprio ruolo di Presidente della seduta. Certi commenti danno prova della sua poca professionalità. Ne cito uno: nell’ultima seduta, dopo l’intervento del Revisore dei Conti, ha evidenziato che il debito del Comune, che ha scaturito l’impossibilità di andare avanti, è diverso dalla perdita effettiva, che ammonta al 2022 a circa 24 milioni di euro. Ha poi sottolineato che il debito reale sarebbe inferiore. Ma il debito reale è vicino ai 21 milioni di euro. Questo tentativo, in diretta, di far apparire il debito come minore della perdita sa di bolla di sapone se si leggono i documenti finanziari.

A me piacciono quei Presidenti professionali che guidano la seduta, gestendo i lavori del Consiglio Comunale senza la “parlantina” dopo ogni intervento. Se lo si vuole fare, lo si fa alla fine e si parla una volta sola, proprio come hanno fatto tutti i colleghi consiglieri. Ma che dire, qui ci si comporta come capi di un comitato scolastico.

Un altro punto di importante rilevanza penale: quando si vota un documento finanziario di un ente pubblico, come una dichiarazione di dissesto finanziario, è obbligo di legge dare l’immediata esecutività, per evitare tentativi di rivalsa sia da parte di qualche amministratore, assessore o consigliere, magari per sistemare situazioni contabili, sia da parte di qualche azienda vicina a essi. Dal momento in cui l’ente pubblico è in dissesto finanziario, tutto viene congelato in attesa della nomina dei commissari liquidatori. Qua, secondo me, ne vedremo delle belle.

Ho ascoltato un breve intervento di un assessore. Meno male che è stato breve. Si vantava dell’attuale azione amministrativa condotta dal suo sindaco, condannando le passate amministrazioni che, a suo dire, “campavano con il gettone di presenza”.

Scusate, ma per chi sa leggere, la legge non ammette ignoranza. Se si è ignoranti in materia è un problema personale, ma certe cose è meglio dirle a teatro: fanno più ridere. Eppure, quando c’erano le passate amministrazioni, il bilancio comunale era in positivo e la Corte dei Conti non aveva mai deliberato un provvedimento verso il Comune di Campobello di Mazara. Questo dovete dire e spiegare ai cittadini.

Ho piena fiducia nelle istituzioni, nelle forze dell’ordine e nei magistrati. Tuttavia, sembra che il Comune di Campobello di Mazara sia in un “triangolo delle Bermuda” dove si può fare di tutto, dando uno schiaffo alle norme esistenti nei codici penali e civili. Troppe zone d’ombra, troppi lati oscuri che forse non si vogliono approfondire volutamente, o semplicemente bisogna dare tempo al tempo. Sta di fatto che, a causa di questa lentezza del sistema, il nostro Comune è affogato nei debiti di una cattiva gestione.

A mio rammarico, mi dispiace constatare che il nostro Comune, in passato, abbia avuto amministrazioni con sindaci capaci. È evidente che il nostro paese, nei decenni precedenti, era di gran lunga migliore, direi anni luce migliore di adesso. Non penso di essermi rimbecillito con l’età: era tutta un’altra storia, quando le amministrazioni avevano sindaci figli del popolo, professionisti affermati come Fazzuni, Stallone e Mangiaracina. Credo che la nostra Campobello di quegli anni sia paragonabile al periodo di massimo splendore per la nostra terra e per le nostre frazioni. Abbiamo avuto sindaci che erano veri padri di famiglia, che hanno fatto sì che il nostro paese crescesse giorno dopo giorno, proprio come si fa con un figlio.

Avremo di nuovo la possibilità di riemergere? Solo dopo un “anno zero” della situazione politica e amministrativa locale.

Arch. Giuseppe Bonanno