L'approvazione del rendiconto 2023 del Comune di Trapani si presenta come un'occasione mancata. Nonostante l'assessore Mazzeo abbia sottolineato con enfasi l'avanzo di amministrazione, le criticità evidenziate dai consiglieri di opposizione e dai revisori dei conti gettano un'ombra sulla gestione finanziaria dell'ente e lasciano un retrogusto amaro in bocca a molti. A far passare il rendiconto i 16 voti della maggioranza, mentre l'opposizione si è astenuta con 6 voti.
Un bilancio in ritardo e "avvilente"
A far storcere il naso, innanzitutto, è il ritardo cronico con cui il rendiconto è stato presentato e approvato. Come denunciato dal consigliere Fileccia, la scadenza del 30 aprile è stata ampiamente disattesa, compromettendo la possibilità di un'analisi approfondita da parte dell'opposizione. "Dieci minuti per analizzare un documento di questa portata sono avvilenti", ha tuonato Fileccia in aula, puntando il dito contro la limitazione dei tempi di intervento.
"Grave irregolarità contabile" e la questione ATM
A gettare ulteriori ombre sul bilancio ci ha pensato il consigliere Miceli (Fratelli d'Italia), che ha sollevato dubbi sulla gestione dell'ATM, società partecipata del Comune incaricata della gestione dei parcheggi. Miceli ha ricordato che la Corte dei Conti ha intimato all'ATM di rendicontare le somme gestite dal 2007, ma a quanto pare l'azienda non ha ancora ottemperato. "Che succede ad oggi?", ha chiesto Miceli, senza ottenere risposte chiare. Il consigliere ha inoltre evidenziato una "grave irregolarità contabile" relativa alle progressioni di carriera, segnalata dai revisori alla Corte dei Conti.
Equilibrio precario e "cane che si morde la coda"
I revisori dei conti, dal canto loro, hanno espresso forti perplessità sull'equilibrio finanziario del Comune, mettendo in luce la presenza di crediti "senza pezza d'appoggio". Un problema che, come spiegato da Miceli, impedisce di fatto al Comune di utilizzare tali somme per erogare servizi. Il consigliere ha poi descritto la situazione del Comune come un "cane che si morde la coda": il ritardo nell'approvazione dei documenti contabili impedisce di procedere con le assunzioni, e la mancanza di personale rallenta a sua volta l'iter di approvazione.
Woody Allen come consolazione
Di fronte a questo scenario, non resta che affidarsi all'ironia. Citando Woody Allen, Miceli ha ricordato che "molti matrimoni finiscono bene, altri durano tutta la vita". Fortunatamente, ha concluso il consigliere, "questo matrimonio" tra amministrazione e cittadini dura solo cinque anni. Un barlume di speranza in un contesto che appare tutt'altro che roseo.