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20/01/2025 06:00:00

Erice, omicidio Como: il sindaco Toscano incontra la famiglia della vittima

"Incontrerò entrambe le famiglie". Dopo il drammatico episodio avvenuto a San Giuliano, che ha visto la morte di Liborio Como per mano di Carmelo Alogna, il sindaco di Erice Daniela Toscano ha annunciato la volontà di portare vicinanza e sostegno a entrambe le famiglie coinvolte. Toscano ha iniziato dalla famiglia della vittima, accompagnata dal presidente del consiglio comunale Ruggero Messina, dalla delegata Giovanna Polizzi e dal parroco Don Aldo, insediato da poco nella parrocchia.

"L’ho fatto per testimoniare la vicinanza mia e dell’intera comunità a un dolore che non ha parole. La famiglia Como sta vivendo un lutto che ha scosso tutti noi", ha dichiarato il sindaco, che ha tenuto ad accertarsi che entrambe le famiglie potessero usufruire di un supporto attraverso i servizi sociali , così da affrontare le tragiche circostanze

"La loro sofferenza è la sofferenza di tutti noi. Volevo esserci, ascoltarli, portare rispetto e vicinanza in questo momento di dolore insopportabile", ha dichiarato Toscano, ribadendo il suo impegno a garantire supporto attraverso i servizi sociali.

La tragedia

Il dramma si è consumato giovedì notte in via Urbino, davanti a un garage nei pressi del locale "A Putia". Una lite, probabilmente legata a questioni familiari, è degenerata in un atto di violenza estrema. Carmelo Alogna, presumibilmente sotto l’effetto dell’alcol, ha colpito con un'arma appuntita, forse un cacciavite, Liborio Como, zio della sua ex compagna. Il colpo è stato fatale. Alogna, sopraffatto dal gesto, si è consegnato alla polizia, dichiarando di non ricordare nulla di quanto accaduto.

La prossina tappa in casa di Carmelo Alogna

Il sindaco Toscano non ha lesinato il tempo da dedicare alle famiglie coinvolte, passando tutta la mattinata dopo la messa con l'intera famiglia della vittima: prima dalla madre e dai fratelli, poi a casa della nipote nonché ex convivente di Carmelo Alogna. Nei prossimi giorni, come concordato con la famiglia dell'omicida, andrà a trovarla.

"Ho deciso di incontrare anche la famiglia dell’autore dell’omicidio", ha dichiarato in precedenza Toscano, aggiungendo che "dietro ogni tragedia ci sono altre vittime". Negli scorsi giorni hanno colpito le parole strazianti delle sorelle di Carmelo. Una di loro, tra le lacrime, aveva affermato: "Mio fratello ha sbagliato, è vero, ma non avremmo mai immaginato che potesse arrivare a tanto. Siamo sconvolti per la vittima e per quello che ha fatto Carmelo. Ci stringiamo al dolore della famiglia di Liborio".

Un quartiere che chiede riscatto

San Giuliano è al centro di questa storia tragica, un quartiere spesso descritto come periferia degradata, ma che cela un’umanità e un desiderio di riscatto. Lo stesso sindaco lo ha sottolineato, forse in modo un po’ confuso: "San Giuliano non va ghettizzato. Ci sono famiglie perbene che vivono con dignità nonostante le difficoltà. Io li conosco, ci vado spesso, abbiamo fatto tanti progetti per i bambini. Sono storie che meritano di essere raccontate".

Quello che emerge da questa tragedia è anche il ritratto di un quartiere, che nonostante gli sforzi dell'amministrazione, rimane un problematico. San Giuliano, come altre periferie, vive nell’ombra, dove i disagi si amplificano e il dolore trova terreno fertile. L’omicidio di Liborio Como e il gesto insensato di Carmelo Alogna non sono episodi isolati, ma il frutto di un malessere più profondo che non può più essere ignorato.