Pubblichiamo oggi su Tp24 un documento, fornito alla nostra redazione da Elio Piazza, che rappresenta un esemplare monito di rettitudine e disciplina emanato dal Sindaco di Marsala, Principe di Spadafora, il 30 marzo 1871.
Rivolto al personale addetto alla custodia del dazio e al ramo annonario, questo scritto si distingue per la chiarezza e la fermezza del suo linguaggio, culminando in un inequivocabile "Ci siamo intesi". L’ordine del giorno evidenzia l'importanza del rispetto delle regole e della responsabilità individuale, come pilastri essenziali per il corretto funzionamento della macchina amministrativa e la tutela degli interessi del Comune.
Qui potete vedere il pdf del documento.
Sono altri tempi, oggi purtroppo i sindaci hanno meno fermezza e autorevolezza.
Ecco il testo:
Ordine del Giorno
A tutto il personale addetto alla custodia daziaria e al ramo annonario.
"Rettitudine e disciplina"
È una precisa raccomandazione: due parole e niente di più; se non che il mancare ad una di queste guarentigie, il mancarvi anche una volta schiude senz'altro al manchevole subito la porta del licenziamento.
Il nuovo ordine dato alla macchina di questo vasto ramo di patrimonio comunale e la imprescindibile fusione dell’antico personale hanno da un canto lo scopo di abbreviare agli impiegati la primitiva estensione delle ore di custodia, e dall’altro di assicurar meglio contro ogni possibile clandestina frode gli interessi del Comune, questo doppio compito dev’egli necessariamente raggiungersi e non altrimenti che per mezzo della più austera ispezione da parte dei capi e mediante l’onesta e disciplinata condotta dei subalterni.
Io porto fede che non sarò mai per trovar motivi di ricorrere a queste estreme misure che una volta pronunciate non revocherò per cosa al mondo.
Conchiudo per dirvi che i risultati diari della riscossione risponderanno a me del vostro andamento, e che son risoluto regolarmi conforme alla linea della vostra condotta.
Ci siamo intesi
Dato dall’Ufficio Municipale di Marsala addì 30 Marzo 1871
Il Sindaco
Principe di Spadafora
Il Segretario
Ant. Spanò