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22/09/2024 06:00:00

Emergenza sicurezza a Marsala: dopo l'ennesimo episodio di violenza, c'è una petizione on line

 L'emergenza sicurezza a Marsala si fa sempre più preoccupante, alimentata da una serie di episodi di violenza che si susseguono senza sosta. Dalla rissa con lancio di bottiglie avvenuta nel centro storico circa un mese fa, gli episodi di aggressioni, tentativi di furto e rapine sono ormai all’ordine del giorno. I cittadini sono sempre più preoccupati, anche per fare una semplice passeggiata in città, mentre i genitori vivono nell'ansia ogni volta che i loro figli escono di casa.

L'ultimo episodio si è verificato venerdì notte e ha visto protagonista - come raccontato ieri da TP24 -  un sedicenne che è stato inseguito da due giovani, uno dei quali armato di coltello. Il fatto è avvenuto intorno alle due del mattino, nei pressi di via XI Maggio, quando il ragazzo è stato minacciato da uno dei due inseguitori che si trovava su un monopattino. Terrorizzato, il giovane ha cercato rifugio in una sala giochi della zona, luogo che frequenta abitualmente con gli amici. Tuttavia, il proprietario del locale, invece di offrire protezione, lo ha respinto, affermando di non volere guai.

A raccontare quanto accaduto è stata la zia del ragazzo, che ha espresso tutta la sua indignazione: "È stato rincorso mentre tornava a casa da due persone, una delle quali con un coltello in mano. Ha cercato rifugio in una sala giochi, ma invece di proteggerlo, lo hanno buttato fuori, come se fosse un problema di cui liberarsi. Questo gesto è ancora più vile e ripugnante dell'atto di violenza subito. È inaccettabile".

Respinto dal locale, il giovane ha chiamato il fratello maggiore, che è accorso subito insieme ad alcuni amici. Fortunatamente, la situazione non è degenerata "Siamo preoccupati per la totale assenza di sicurezza", ha aggiunto la zia. "Mi chiedo: è davvero così difficile fermare e controllare questi ragazzi?".

Solo nelle ultime settimane, Marsala è stata teatro di numerosi episodi preoccupanti: dalla rissa nei pressi della Chiesa Madre, dove i partecipanti hanno lanciato bottiglie, all'accoltellamento di un ventenne durante una lite vicino al litorale Salinella nel quartiere Sappusi, fino all'aggressione di una ragazza di 21 anni sul lungomare, e al tentato furto seguito da una rissa in Piazza Matteotti.

La crescente insicurezza che aveva portato anche ad un acceso dibattito in consiglio comunale, con diversi consiglieri che chiedono da tempo un consiglio comunale aperto per affrontare il tema, senza però ricevere ancora risposte concrete in merito. Nel frattempo, il movimento politico "Progettiamo Marsala", che fa capo all'ex vicesindaco Paolo Ruggieri, ha lanciato una petizione online per chiedere il rafforzamento delle forze di polizia in città.

 Il movimento spiega così la motivazione della petizione: "Siamo in tanti a Marsala a essere preoccupati per il continuo susseguirsi di episodi violenti, soprattutto nel centro storico. Giovani che si affrontano lanciando bottiglie e malviventi che minacciano e aggrediscono, spesso ragazzi, nelle vie e piazze della città. I nostri Consiglieri Comunali hanno denunciato questa situazione di pericolo permanente, ma il problema è stato sottovalutato da alcuni esponenti dell'Amministrazione cittadina. Chiediamo, quindi, un’azione immediata, anche a livello nazionale, per tutelare la pubblica sicurezza attraverso il potenziamento degli organici delle Forze dell'Ordine". Qui il link per firmare la petizione on line.

Di fronte a un'escalation di violenza così allarmante, i cittadini si stanno mobilitando, formando comitati spontanei per cercare di fare qualcosa e riportare sicurezza nelle strade di Marsala. C'è da dire che fino a questo momento di concreto, a parte gli annunci di richiesta di rafforzamernto degli organici delle forze dell'ordine, non è stato fatto granché.

La lettera del signor D'Antoni: "E' stato fatto qualcosa?" - Un nostro lettore, Vito D'Antoni, si chiede, dopo l'ennesimo episodio di violenza, se è stato fatto qualcosa di concreto da parte dell'amministrazione Grillo e delle altre istituzioni preposte a farlo. Ecco qui di seguito la sua lettera:

"Riguardo un vostro articolo intitolato: "Ancora paura nel centro storico di Marsala per un nuovo episodio di violenza che ha coinvolto un giovane. Dopo l’accoltellamento e la rapina ai danni di una ragazza della scorsa settimana, e il tentato furto e la rissa di giovedì scorso, un altro grave fatto scuote la città. Un sedicenne, mentre tornava a casa intorno alle due del mattino, è stato inseguito da due ragazzi, stranieri...", mi viene da riflettere.

Questi sono solo gli episodi più gravi o quelli segnalati, ma risse e piccoli furti avvengono ogni giorno, spesso più di uno al giorno. Noi genitori, che vediamo i nostri figli uscire la sera, siamo sempre più preoccupati.

Ci si potrebbe chiedere: "E allora?", dato che è una situazione di cui tutti siamo a conoscenza. Ma la vera domanda che mi pongo, e che penso molti si pongano, è: è stato fatto qualcosa?

Qualcuno, parlo delle Istituzioni, come la Prefettura o il Comune, ha preso delle misure concrete? Non mi riferisco solo alla presenza di poliziotti che, comprensibilmente, non possono essere ovunque, ma a interventi più incisivi:

Sono stati effettuati degli arresti? Non parlo di semplici denunce o delle persone che firmano e poi tornano a delinquere, parlo di arresti veri e propri.
Si parla di stranieri, soprattutto nordafricani. Che siano di prima o seconda generazione, se sono irregolari, qualcuno di loro è stato espulso?
Se non possono essere espulsi, perché magari hanno cittadinanza o altre ragioni legali, sono stati almeno trasferiti o spostati in strutture lontane dalla città?
Se tutto si riduce a riunioni in Comune, chiacchiere politiche, scontri tra partiti e qualche pattuglia qua e là, senza azioni concrete, allora è chiaro: non è stato fatto nulla!

Mi chiedo, e credo lo facciano in molti: è stato fatto qualcosa di concreto?

Forse non ci si rende conto di una cosa fondamentale: la situazione è grave. Se non si agisce in fretta, Marsala diventerà un deserto nelle ore serali. Molte attività commerciali rischiano di chiudere se la gente smette di uscire la sera, e lo stesso turismo potrebbe subire gravi ripercussioni, favorendo località come Trapani e Mazara.

Il rischio è che qualcuno, esasperato, possa compiere azioni avventate di cui potrebbe poi pentirsi.

Se le poche attività che resistono chiudono, bar e locali inclusi, sempre più giovani sceglieranno di abbandonare Marsala.

È davvero possibile che stiamo assistendo, impotenti, al declino della nostra città?".