Ancora una volta Piazza Pertini, a Erice, torna al centro delle segnalazioni dei residenti per episodi di disordine e degrado. La denuncia di un cittadino, che ha assistito a ragazzi intenti a sparare petardi e razzetti in piena notte, riaccende i riflettori su una situazione che sembra fuori controllo.
Un residente, esasperato dalla situazione, ha raccontato quanto accaduto: "Ieri sera a Piazza Pertini c'era il solito caos. Ho chiamato due volte i carabinieri, ma per loro tutto sembrava normale. Mi hanno detto che quando passavano loro non c'era nulla di anomalo. È ridicolo." Secondo il cittadino, i giovani non si limitano a fare baldoria, ma esplodono anche petardi pericolosi, rendendo le notti insonni per chi vive nei dintorni.
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La sua amarezza non è isolata. Già in passato erano stati segnalati episodi simili.
La realtà descritta da chi vive a Piazza Pertini evidenzia un problema più profondo. La piazza, situata vicino a zone difficili della città, è percepita come abbandonata a sé stessa. "È lasciata in mano alla feccia," scrive il lettore, riferendosi a gruppi di ragazzi che spesso si trasformano in vere e proprie baby gang. Non si tratta solo di schiamazzi o di sporcizia: la sensazione di insicurezza cresce tra i residenti, che vivono costantemente sotto stress.
La presenza di baby gang nella zona non è una novità. Piazza Pertini sembra essere diventata un punto di ritrovo per giovani che sfruttano l'assenza di controlli per creare disordine. Nonostante le numerose segnalazioni, i residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni. "Le autorità minimizzano, ma noi che viviamo qui vediamo chiaramente che la situazione è fuori controllo," aggiunge Umberto, il cittadino che ha presentato la denuncia nei mesi scorsi.
I cittadini chiedono un intervento immediato da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali per riportare sicurezza e decoro in una piazza che sembra ormai dimenticata. Piazza Pertini potrebbe essere uno spazio di aggregazione e socialità per la comunità, ma senza un'azione concreta rischia di restare un simbolo di degrado e abbandono. "Non ci arrenderemo, continueremo a denunciare," conclude il residente, esprimendo la speranza che la sua battaglia possa finalmente portare a un cambiamento.