Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/09/2024 20:05:00

Trapani, in Questura firmato il protocollo "Precedenza alla Vita"

Questa mattina, nella sede della Questura di Trapani, è stato firmato il Protocollo "Precedenza alla Vita", un importante progetto che mira alla prevenzione delle dipendenze patologiche e, in generale, alla lotta contro la devianza sociale. A siglare l'accordo sono stati il Questore di Trapani, Giuseppe Felice Peritore, il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il Direttore Generale dell'ASP di Trapani, Ferdinando Croce, insieme a funzionari della Polizia Stradale e del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVIS) e l'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE), ente promotore dell'iniziativa.

Il Protocollo si propone di creare una solida rete istituzionale che, grazie alla collaborazione tra diversi enti e settori, possa realizzare una serie di iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla legalità, rivolte sia agli studenti che alle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione.

I percorsi formativi saranno guidati dall'UEPE in collaborazione con le istituzioni firmatarie del Protocollo e vedranno la partecipazione di esperti in psicologia e arte-terapia, che affronteranno temi legati alla prevenzione della devianza e alla promozione della legalità. Gli incontri coinvolgeranno le scuole del territorio e i soggetti che sono in carico all'UEPE, per offrire una risposta concreta e costruttiva al problema delle dipendenze e del comportamento deviante.

Il progetto rappresenta un nuovo modello di giustizia, basato sul concetto di "fare comunità", che punta a creare coesione sociale attraverso la collaborazione tra istituzioni, famiglie e professionisti del settore. Questo modello vuole promuovere non solo la sicurezza, ma anche l'inclusione e il recupero delle persone a rischio di esclusione sociale.

Il Protocollo "Precedenza alla Vita" segna dunque un passo avanti nella costruzione di una rete di supporto, che coinvolge tutte le realtà locali con l'obiettivo di prevenire situazioni di disagio e promuovere una cultura del rispetto delle regole e della legalità.