Un modo di operare che, per l'accusa, avrebbe procurato gravi danni (una truffa da 400 mila euro) alle casse dell'Ato Tp2. Il GIP evidenziando che la richiesta difensiva si fondava sulla «dedotta insufficienza degli elementi d'indagine», ha ritenuto, però, che le circostanze non consentono, allo stato, di accogliere la richiesta di revoca.
Qualche giorno fa Tribunale della libertà aveva revocato il sequestro dei beni della ditta.
Le altr
e ditte coivolte nell'inchiesta sono la Ecologica Juvenes, la Edilchia e il consorzio S.e.a. (Servizi ecologici ambientali). Tutte imprese destinatarie di provvedimenti della magistratura.
Rimangono, comunque, le accuse relative a fatture ''gonfiate'' per incassare cifre assai più consistenti del dovuto e onerosi contratti di locazione per servizi che un ente pubblico (Comune di Mazara) si era offerto di fornire gratis. Tra gli indagati anche l'ex presidente dell'Ato Tp2 Emanuele Cristaldi, accusato di truffa in concorso con gli imprenditori e abuso d'ufficio, e l'x assessore provinciale al Territorio e Ambiente Girolamo Pipitone, indagato per tentata estorsione in danno dell'attuale vertice dell'Ato Belice Ambiente.