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24/03/2009 07:28:04

Sciagura dell'Atr, inflitte sette condanne


Il disastro fece 16 vittime, mentre 23 furono i superstiti. Gli imputati - i due piloti del velivolo e sette tra tecnici e dirigenti della compagnia - rispondevano, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime.

Gli assolti sono due tecnici del reparto manutenzioni. L'aereo, partito da Bari, era diretto a Djerba, in Tunisia. Queste le condanne inflitte dal gup di Palermo: 10 anni per il comandante dell'aereo Chafik Gharby e il copilota Alì Kebaier. Nove anni la pena inflitta al direttore generale della "Tuninter" Moncef Zouari e al direttore tecnico Zoueir Chetouane.

Otto anni la pena decisa per il responsabile del reparto manutenzione Zouehir Siala e al meccanico Chaed Nebil. Otto anni la pena inflitta al responsabile della squadra manutenzione Rhouma Bel Haj. Assolti i i capisquadra Fouad Rouissi e Lofti Ben Jemia. Gli imputati non erano presenti.

Al processo si erano costituiti parte civile Vito Albergo, zio di Barbara Baldacci, una delle vittime, unico familiare a non avere accettato il risarcimento offerto dalla compagnia, a cui sono stati liquidati 30mila euro e la Fondazione 8 ottobre, costituita dopo il disastro di Linate dell'8 ottobre del 2001, che ha avuto 15mila euro. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.

L'avv. Persico: "Incidente senza precedenti". "È stata definita una sentenza senza precedenti, ma ho sempre affermato che si sia trattato di un incidente senza precedenti. Una simile concatenazione di cause e concause, infatti, credo che non abbia nessun riscontro nei disastri dell'aviazione civile a livello mondiale". Lo ha detto l'avvocato Niky Persico, legale dello zio di una delle vittime del disastro aereo dell'Atr 72 della "Tuninter".

"Il nostro assistito, Vito Albergo, ha visto assegnato una somma superiore alle nostre aspettative, ma equa rispetto al dolore patito. Come annunciato tratterremo un solo euro e destineremo il resto in favore di iniziative per la sicurezza del volo".

"Restiamo in attesa della motivazione per valutare le due assoluzioni decise - ha concluso il legale -. Si trattava di due posizioni omologhe rispetto al ruolo ricoperto da altri due imputati che sono stati condannati".

I legali della "Tuninter": "Ricorreremo in appello. - "Ricorreremo in appello. Sono processi difficili. Noi il nostro lavoro lo abbiamo fatto. Ma in questi casi si subisce anche il clima". Lo ha detto l'avvocato Francesca Coppi, legale del direttore generale della "Tuninter", condannato a nove anni di carcere nel processo per il disastro aereo dell'Atr 72.

La madre di una vittima: "Soddisfatti, ma il dolore resta". La sentenza è stata accolta con sollievo dalla madre di una delle vittime della sciagura aerea dell'agosto 2005. "Siamo abbastanza soddisfatti, anche se mia figlia non me la ridarà nessuno", questo il commento a caldo di Angela Trentadue.