«Continua la lenta ma inarrestabile l'agonia dell'ospedale – scrive – Negli ultimi decenni è successo di tutto reparti sono stati chiusi o ridimensionati, il personale che ha lasciato il servizio non è st
ato sostituito». E poi arriva al dunque: «L'ecocardiografo, strumento indispensabile per poter diagnosticare molte patologie cardiologiche, in dotazione al reparto era già obsoleto anni fa tanto che il dirigente del reparto aveva deciso la sua utilizzazione solo per i pazienti ricoverati. Noi cardiopatici, necessitanti di periodici controlli della funzionalità dei nostri cuori, siamo stati costretti a rivolgerci a strutture esterne con aggravi economici. Abbiamo più volte protestato chiedendo che il nostro ospedale fosse fornito di un nuovo ecocardiografo, ma siamo stati presi in giro, già verso la fine del 2007 ci era stato assicurato che l'acquisto era stato programmato. Adesso apprendiamo che il nostro glorioso ma vetusto ecocardiografo è fuori uso e deve essere rottamato». Il primario di Cardiologia Nicolò Di Giovanni: «E' vero l'ecocardiografo si è rotto alcuni giorni fa e questo ha comportato grossi disagi. Ma abbiamo, in prestito, un ecocardiografo giunto da Alcamo, in attesa che, a seguito di una richiesta già avanzata da 5 anni, venga espletata la gara, che scade il prossimo mese, per l'acquisto del nuovo strumento».