Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/03/2009 09:04:28

Sicilia: in due giorni giunti 600 immigrati

A Scoglitti, nel Ragusano, sono sbarcati cento extracomunitari dopo essere stati soccorsi dalla capitaneria di porto di Pozzallo, a Portopalo di capo Passero, nel Siracusano, sono giunti in 250. Questi ultimi sono approdati dopo la segnalazione della presenza di un barcone diretto verso le coste siciliane. Verso le 23 di domenica, un guardiacoste della Guardia di finanza ha avvistato il barcone di una ventina di metri.
SALVATI A LAMPEDUSA - Una «carretta del mare» con 250 persone a bordo, sballottata nel mare in tempesta a sud di Lampedusa, è stata rimorchiata e tratta in salvo domenica, tra mille difficoltà e pericoli, da una motovedetta della Capitaneria di porto. Tra i 250 migranti ci sono una quarantina di donne e dieci bambini. L’imbarcazione era stata segnalata mentre era in grosse difficoltà nel Canale di Sicilia particolarmente agitato. I migranti sono stati trasferiti nel Centro di identificazione ed espulsione dove adesso sono ospitate 770 persone, molte delle quali richiedenti asilo. Tra loro un centinaio di tunisini che hanno accolto molto male i nuovi arrivati, a causa del sovraffollamento del centro.


UNA SOLA AMBULANZA - Gli immigrati sono stati soccorsi sul molo in condizioni proibitive denunciate dal sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis: «Sei o sette donne incinte sono state assistite in mezzo alla polvere e sull’asfalto. I medici della Lampedusa accoglienza lavorano con molta professionalità, ma c’è una sola ambulanza che fa avanti e indietro con il poliambulatorio. Ho visto una donna moribonda, con la flebo attaccata, attendere in mezzo alla polvere e sull’asfalto di essere trasferita. Fino a qualche tempo fa c’era un'ambulanza di Medici senza frontiere che evitava che ciò accadesse». De Rubeis sottolinea che «non è possibile che sull’isola ci sia tanto personale delle forze dell’ordine, e pochi medici per il primo soccorso».