e nel 2005)''; per il mancato adeguamento degli organici, ''piu' volte annunciato'' a tutti i livelli; per la ''mortificazione dei salari'' e per i pesanti ritardi nell'ammodernamento di automezzi e attrezzature.
Ancora, per i tagli ai budget per la formazione del personale; perche' non e' stato riconosciuto il carattere usurante del lavoro dei pompieri e perche' sia messo all'ordine del giorno dell'esecutivo, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. La denuncia, firmata dai segretari regionali di settore, Nicola Del Serro (Cgil), Giovanni Saccone (Cisl) e Marco Picarella (Uil), e' contenuta in una nota indirizzata al sottosegretario agli Interni, Nitto Palma, al comando regionale e nazionale del corpo e alle segreterie regionali e nazionali dei sindacati. La protesta, spiegano Cgil Cisl e Uil, scatta a seguito della bocciatura in Senato degli emendamenti al cosiddetto decreto Abruzzo, riguardanti la categoria. E anche per la ''mancata attribuzione della autonomia del soccorso, alla Regione'', che essendo isola necessiterebbe invece di ''maggiore attenzione in termini di uomini e risorse''.