Sono state disciplinate, sotto il profilo della sicurezza, svariate attività, tra cui la pesca sportiva, le immersioni subacquee, lo sci nautico e le attività similari, il paracadutismo ascensionale in mare e la navigazione con tavole a vela, kite-surf e moto d’acqua.
Particolare attenzione è stata posta sull’obbligo di utilizzo di appositi corridoi di lancio e atterraggio per le unità da diporto e per i cosiddetti “kite-surf” nelle zone frequentate da bagnanti e sull’obbligo di assicurare il servizio di avvistamento e salvataggio a cura dei concessionari delle strutture balneari e dei Comuni costieri per le spiagge libere.
Per quanto concerne i limiti di navigazione e le zone di mare riservate alla balneazione, trova applicazione, anche nel Circondario Marittimo di Marsala, l’ordinanza n. 19/2009 del Capo del Compartimento Marittimo di Trapani, liberamente scaricabile dalla pagina “Ordinanze” del sito della Capitaneria di Porto di Trapani (http://www.guardiacostiera.it/trapani).
La Guardia Costiera sottolinea che molte delle disposizioni contenute all’interno delle suddette ordinanze sono, oltre che norme regolamentari, anche norme di buon senso e raccomanda sempre la massima prudenza, qualunque sia l’attività esercitata in mare o sulle spiagge.
Il “numero blu” 1530 per l'emergenza in mare è attivo sul territorio nazionale. Si tratta di un servizio completamente gratuito per il cittadino, che permette di entrare in contatto con la Centrale Operativa del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, se chiamato da un telefono cellulare, o con la Capitaneria di Porto competente per territorio, se chiamato da un telefono fisso.