Gli operai protestano contro la decisione del Lingotto di eliminare la produzione di automobili nella fabbrica palermitana. Ma non è tutto.
La protesta continua in stazione. In questo momento gli operai si sono recati sotto la pioggia e inzuppati d'acqua alla vicina stazione ferroviaria di Fiumetorto per stoppare il traffico dei treni. Un presidio sui binari che vuole subito alzare il livello dello scontro.
Nessuno futuro senza l'auto. C'è molta tensione tra i circa 2 mila lavoratori che non credono alla possibilità di un futuro sganciato dalle auto. Tra grida e rabbia, così, inizia la nuova fase di dura protesta che ricorda, nei toni e nei metodi, quella che sette anni fa impedì la chiusura, che sembrava ormai scritta e inevitabile, dello stabilimento. "Come allora anche oggi - dice Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil - impediremo i piani di quanti vogliono ancora una volta penalizzare Termini Imerese. Iniziamo con lo sciopero e l'occupazione dei binari della stazione, ma non ci fermeremo". E domani è atteso il vertice alla Regione, con Raffaele Lombardo e i sindacati, che dovrà definire una posizione e un documento unitari da sottoporre a Sergio Marchionne.
Il piano alternativo. L'assessore regionale all'Industria Marco Venturi ha annunciato per domani, martedì, un tavolo di confronto con i sindacati regionali e di categoria, alla presenza del governatore. Nella riunione sarà varato un documento unitario da sottoporre alla Fiat, alternativo rispetto alle previsioni del Lingotto che conta di tagliare la produzione di automobili nello stabilimento siciliano dal 2011.