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29/06/2009 07:42:29

Rapinavano le banche in provincia: arrestati mentre "lavavano" le banconote


Attraverso le indagini si era scoperto che i componenti del gruppo si stavano accingendo a commettere una rapina ai danni di una non meglio precisata banca di Carini. Cosi' la decisione di intervenire in casa di uno dei rapinatori: l'irruzione della Squadra Mobile di Trapani con l'ausilio di uomini da Palermo, ha sorpreso i 4 mentre erano intenti a contare il denaro appena sottratto.



I nomi degli arrestati:  MAURO Francesco, di anni 55, Sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di dimora nel Comune di Carini, ALAIMO Benedetto, di anni 36, IMPALLARA Gaetano, di anni 25, FRANGIAMORE Domenico, di anni 21 e R.A. minorenne, sorpresi nella quasi flagranza del reato di rapina aggravata commesso ai danni della banca di Credito Cooperativo Don Rizzo, sita in Carini, Corso Italia 40.
 
            L’arresto traeva spunto da un’attivitĂ  di indagine condotta dalla Squadra mobile di Trapani che da tempo monitorava con intercettazioni ambientali e telefoniche un gruppo di soggetti provenienti dal palermitano, dediti alla commissione di rapine ai danni di istituti di credito in quella provincia. Attraverso l’attivitĂ  tecnica veniva a conoscenza che i componenti del gruppo in questione si stavano accingendo a commettere una rapina ai danni di una non meglio precisata banca sita in Carini.  Attraverso un repentino servizio di pattugliamento e di osservazione, operatori della Squadra Mobile di Trapani, con l’ausilio di personale della Squadra Mobile di Palermo, giungevano facendo irruzione, pochi minuti dopo la consumazione della rapina, in una villa sita in Carini nella disponibilitĂ  di uno degli odierni arrestati, sorprendendoli mentre erano intenti a contare il denaro appena sottratto.


Gli autori del reato, tentavano di darsi ad una precipitosa fuga, scavalcando il muro di cinta posteriore dell’abitazione e scappando in alcune villette limitrofe, senza riuscire nel loro intento. Nel corso dell’immediata perquisizione locale si rinvenivano numerose banconote, anche di valuta estera, macchiate di inchiostro rosso esploso dalla cd. mazzetta “civetta”.

In particolare, diverse banconote erano state dai malviventi lavate e stese in uno stendino nel vano tentativo di fare scomparire l’inchiostro rosso. Sul posto si rinvenivano altri oggetti usati nella precedente rapina: due paia di guanti in lattice, indumenti indossati dai rapinatori, fascette simili a quelle con cui erano state legate le mani del vicedirettore, indumenti per travisare il volto.
Gli stessi soggetti venivano individuati anche tramite la visione delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della banca, in cui si vedevano quattro soggetti, di cui due travisati entrare all’interno del predetto Istituto di credito e con la minaccia di un taglierino farsi consegnare denaro contante dai dipendenti della banca.
Gli  arrestati, condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile di Palermo per le incombenze di rito, venivano tradotti presso la Casa Circondariale Ucciardone, mentre il minore presso il Centro di Prima Accoglienza Malaspina.

Si sta valutando la responsabilitĂ  dei predetti arrestati anche in ordine alla commissione di altre rapine ai danni di istituti di credito verificatesi nelle province di Trapani e Palermo.