incontro convocato per analizzare il decreto regionale di “rimodulazione della rete ospedaliera e riordino della rete territoriale”.
Pur condividendo gli obiettivi di contenimento della spesa sanitaria, l'Ordine dei medici ritiene che per migliorare e rilanciare il servizio assistenziale in provincia di Trapani occorre, anzitutto, aprire nelle strutture più qualificate nuove unità operative, potenziare alcune specialità e riorganizzare le piccole realtà ospedaliere.
“Il processo di rimodulazione della rete ospedaliera – ha detto il presidente dell'Ordine dei medici, Giuseppe Morfino – deve senz'altro tendere ad eliminare gli sprechi. Non ha senso – prosegue - avere più reparti uguali. Occorre, semmai, potenziare l'offerta sanitaria attraverso l'apertura di fondamentali reparti quali la Neurochirurgia, la Chirurgia toracica, la rete Oncologica con radioterapia e Medicina nucleare, la Chirurgia vascolare, la Cardiochirurgia, la Chirurgia vertebrale, la Stroke unit, l' Endoscopia interventistica, l'Endocrinologia e la Chirurgia maxillo- facciale”.
Per la Commissione di medicina ospedaliera dell'Ordine dei medici è “necessario salvaguardare l'Ospedale Sant'Antonio Abate, potenziandone alcuni reparti, come la cardiologia, e valorizzare le nuove strutture di Castelvetrano, Marsala e, una volta ristrutturata, Mazara del Vallo”.
Intanto, l'Ordine dei Medici e, in particolare, la Commissione medicina ospedaliera svolgerà, in queste settimane, un'azione di vigilanza per evitare che il territorio venga penalizzato nell'offerta sanitaria, considerato che la provincia di Trapani è, rispetto al resto della Sicilia e ai dati nazionali, sottodimensionata rispetto al numero dei posti letto rapportato alla percentuale di abitanti.