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08/07/2009 04:39:24

Raccolta dei rifiuti porta a porta. A Marsala parte l'Ato: si salvi chi può


Martedì è stata finalmente presentata l’Ato Tp 1, Terra dei Fenici (che in realtà spende i soldi pubblici dal 2002) al termine di una ingloriosa campagna pubblicitaria (che nessuno già ricorda e che ha inquinato di suo le strade della città: spreco su spreco) e proprio nel giorno in cui il Presidente della Regione Raffaele Lombardo preme l’acceleratore proprio sulla riforma degli Ato, per i milioni di debiti che stanno raccogliendo in tutta la Sicilia.
Quindi, tempo qualche mese e forse dell’Ato Tp 1 non ci sarà più notizia. Solo tanti soldi spesi, tanti amici sistemati nei posti di sottogoverno.

L’Ato Terra dei Fenici sostituirà i Comuni nella gestione dei rifiuti, e avvierà la raccolta porta a porta, esperimento già fallito a Marsala l’anno scorso. Loro garantiscono “un servizio più efficiente e nel rispetto dell'ambiente”.

Alla conferenza stampa erano presenti l'ing. Salvatore Alestra, amministratore delegato dell'Ato TP1, il geometra Pier Paolo Pizzimbone, del gruppo Biancamano, e la dott.ssa Emanuela Rosio, direttore dell'E.R.I.C.A.. Sono stati invitati a partecipare il prefetto di Trapani dott. Stefano Trotta e l'ing. Salvatore Raciti, direttore dell'ARRA.

Biancamano sarà anche un grande gruppo leader nella gestione dei rifiuti, ma su Pier Paolo Pizzimbone pesa un biglietto da visita niente male: una condanna passata in giudicato del Tribunale di Imperia per non aver provveduto al riciclo dei rifiuti nella gestione della discarica della Provincia di Imperia (Cass. Sez. III n. 39413 del 25 ottobre 2007 (Ud. 27 set. 2007). Pizzimbone, intervenuto in conferenza, ha detto: “Anche al Sud ci può essere l’eccellenza” elogiando proprio la competenza dei tecnici dell’Ato, “una delle società più virtuose con le quali abbiamo operato”. Secondo Pizzimbone il progetto dell’Ato sarà fatto “a misura dei cittadini”. E ha spiegato: “E’ da parecchi mesi che i nostri uomini lavorano sul territorio per reperire i dati necessari a fare funzionare il progetto”.
E per la prima volta ha parlato in conferenza stampa il Presidente dell’Ato Tp1 voluto da Renzo Carini, l’ingegnere Mario Marano. Vestito buono, abbronzatura invidiabile, Marano ha detto solo: “Abbiamo operato con criteri di efficienza, economicità, professionalità, è per questo che non gestiamo il servizio direttamente e abbiamo preferito fare una gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti, in maniera trasparente”. Era la legge che glielo imponeva, chiaro.

Dopo Marano ha parlato Salvatore Alestra, a.d. di Terra dei Fenici, il vero regista di tutta l’operazione Ato, che ha giustificato a modo suo il perché di questo grave ritardo: “L’Ato è operativa dal 2004, poi abbiamo pubblicato il bando per l’aggiudicazione del servizio. Si è arrivati così al 2006. Abbiamo acquisito alcuni pareri dal Ministero e siamo poi arrivati all’aggiudicazione, avvenuta nel 2008, e dunque alla sottoscrizione del contratto”. Cinque anni di ritardo in meno di cinquanta parole di giustificazione. Alestra è soddisfatto: “Il piano del servizio è eccellente e pensato per ogni Comune”.

A benedire l’Ato è arrivato l’ingegnere Salvatore Raciti, dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti e delle Acque: “E’ fondamentale che si cominci, e che si cominci bene. E’ per questo che staremo molto attenti, soprattutto alla gestione economica dell’ente”. Ma forse non era il caso di stare attenti prima?

I tecnici della società Aimeri hanno illustrato il progetto nel dettaglio, che riguarda sia la raccolta differenziata che la nettezza urbana. I cassonetti scompariranno, la raccolta porta a porta sarà adottata in maniera totale. I mezzi utilizzati, tutti di piccola stazza, saranno collegati tra loro tramite un sistema di rilevazione satellitare. Quest’ultima novità introduce un elemento da Grande Fratello: “Sarà possibile individuare – hanno detto i tecnici – le famiglie che non partecipano alla raccolta: sapremo chi conferisce, e quanto conferisce”. Il sistema prevede la raccolta domiciliare di tutti i rifiuti, dalla carta all’indifferenziato. Poi ci sono i servizi su chiamata, e da settembre sarà attivo un numero verde per la raccolta del verde e dei rifiuti ingombranti. Questa a Marsala è una buona notizia, perché sono davvero tante le discariche abusive presenti nel nostro territorio. Con il numero verde si chiamerà Aimeri, che passerà a domicilio a ritirare i rifiuti di questo genere.

Trenta persone gireranno le città da oggi, 8 Luglio, per consegnare il kit della raccolta differenziata a famiglie e utenze commerciali (con contenitori fino a 1000 litri). Contemporaneamente sarà effettuata la rimozione dei cassonetti stradali. Ci sarà chiaramente un calendario di consegne da rispettare.

Aimeri si occuperà anche dello spazzamento stradale. A Marsala si passerà da 2 a 6 spazzatrici, di diverse dimensioni in funzione del territorio (da 2 a 6 metri cubi).
Verranno installati anche 4000 cestini gettacarte.
E’ prevista una squadra di pronto intervento attiva 24 ore su 24 nel caso in cui fuori dal normale orario di lavoro si dovessero verificare delle particolari necessità.

L'avvio del nuovo servizio sarà supportato da una campagna d'informazione affidata all'E.R.I.C.A, società di comunicazione d'importanza nazionale nell'ambito del settore rifiuti, ma il cui sito internet risulta ancora in fase di definizione.

Ma quali saranno i costi per i cittadini? “Quelli individuati dall’assemblea” replica Alestra. Per il 2009 sarà sempre il Comune a incassare la tassa, la vecchia cara TARSU. Nel 2010 entrerà in vigore la T.I.A., la “tariffa di igiene ambientale”. La tariffa verrà determinata a breve, e sarà diversa da Comune a Comune. Secondo alcune previsioni ci sarà un rincaro pari al 200% dell’attuale tassa, ma questo argomento è top secret e nessuno lo tira fuori.
Ma quanto ci costa l’Ato?

Due anni fa il nostro giornale pubblicò il bilancio dell’Ato Tp1.
Le entrate erano pari a € 328.308 e sono costituite nella quasi totalità da quote di compartecipazione degli azionisti alle spese di gestione, precisamente per € 318.050. A fronte di tali entrate i costi per servizi ammontano a € 272.940 e sono costituiti da spese per Amministratori e per Collegio Sindacale (€ 198.716), per consulenze (€ 12.992), e tutto il resto per non meglio precisate spese di energia elettrica, telefoniche, di pulizia.

Oltre al bilancio c’è anche un “Piano delle spese generali amministrative”, che prevede un importo di € 700.000,00, per spese di consulenze e compensi.
Nel 2005 ad esempio l’Ato, pur non essendo entrato nel vivo, ha speso 201.812 euro per pagare i compensi ad amministratori e sindaci che fanno parte del cda e del collegio sindacale; 63.046 per consulenze tecniche; 17.244 per spese legali. Complessivamente 338.312 euro spesi per il pagamento delle indennità di funzione dei componenti degli organi della Terra dei Fenici.
Dichiarò il Sindaco di Trapani Girolamo Fazio: “Da anni denunciamo la gestione “singolare” della società Terra dei Fenici, subendo attacchi feroci ed accuse di interessi di parte. La gestione della società non è mai stata improntata a criteri di chiarezza, oculatezza, serietà, che il Comune di Trapani ha puntualmente denunciato”.

Vale sempre la pena ricordare amministratori e compensi dell’Ato TP1 Terra dei Fenici:

Terra dei fenici S.p.A.

Nominativo

Funzione

Compenso Mensile

Marano Mario

Presidente

€ 1.250,00

Santoro Sebastiano

Vice Presidente

€ 812,50

Alestra Salvatore

Consigliere e Amm.re Delegato

€ 3.000,00