L'uomo, affetto da una grave patologia, si e' rivolto, nei giorni scorsi, al personale dell'ospedale 'Sant'Antonio Abate' per chiedere l'effettuazione di un ciclo di ossigeno-terapia iperbarica della durata di quattro settimane. Gli e' stato pero' risposto che non sarebbe stato possibile fornire il servizio perche', secondo le disposizioni della direzione sanitaria, l'uso della camera iperbarica e' previsto solo per i casi urgenti. Antonio Sugameli si e' immediatamente rivolto ad un avvocato ed ha presentato un esposto all'autorita' giudiziaria.
''Il sig. Sugameli, per le sue condizioni cliniche - spiega l'avvocato Carlo Massimo Zaccarini - e' un caso urgente e, quand'anche non lo fosse, il rifiuto a fornire una prestazione sanitaria ad un paziente che rischia di perdere un arto e' una inammissibile omissione ed una evidente interruzione del servizio pubblico''.