Del felino che le dà il nome la zanzara tigre condivide solo le strisce che, però, è bene sottolinearlo, nel caso di questa zanzara sono bianco-nere non giallo – nere, e la provenienza asiatica. E’ infatti arrivata in Italia dall’estremo Oriente, a ‘bordo’ di copertoni usati…
Inconfondibile per via delle striature bianche su zampe e dorso nere, questa piccola zanzara vola “basso” e nelle ore diurne (questo spiega i segni che lascia s
u caviglie e polpacci) e, caratteristica che giustifica le recenti campagne pubbliche contro la sua proliferazione, punge di giorno. Non basta, insomma, evitare di accendere la luce nelle camere da letto, né si può più mettere la zanzariera solo al tramonto.
Può trasmettere patogeni e virus come il virus della febbre del Nilo, della febbre gialla, dell’encefalite di St. Louis, del dengue, l’agente patogeno della dirofilariasi e chikungunya.
In attesa che gli enti pubblici facciano qualcosa (per non ripetere le farse della presunta lotta al punteruolo rosso), ecco un vademecum già adottato da alcuni Comuni italiani, per prevenire i focolai di zanzara tigre.
Tutti i cittadini - Devono svuotare periodicamente, almeno una volta la settimana, i contenitori come sottovasi di piante, abbeveratoio per animali domestici e ogni recipiente con acqua stagnante, etc..; ispezionare, pulire e vuotare almeno ogni due settimane le caditoie interne ai tombini per la raccolta dell'acqua piovana; assicurare l'efficienza degli impianti idrici di fabbricati e pertinenze per evitare raccolte d'acqua, anche temporanee; coprire con strutture rigide o teli in plastica o zanzariere eventuali contenitori inamovibili, come vasche in cemento, bidoni o fusti per l'irrigazione degli orti etc..; per contrastare lo sviluppo della larva nei contenitori che non possono essere rimossi, possono essere utilizzati filamenti di rame, in ragione di almeno 20 grammi per litro d'acqua; nei cimiteri è ottimale l'uso di vasi portafiori in rame; introdurre pesci larvivori come i pesci rossi o la gambusia nelle fontane e laghetti da giardino.
Pneumatici di auto - Tutti coloro che per fini commerciali o altri possiedono o detengono, anche temporaneamente, pneumatici di auto o assimilati devono: assicurare lo stato di efficienza di impianti idrici di fabbricati e pertinenze per evitare raccolte di acqua anche temporanee; svuotare completamente dall'acqua i pneumatici in arrivo e partenza e disporli a piramide se di un periodo di stoccaggio superiore ai 15 giorni e ricoprirli con telo impermiabile o altro, in modo da impedire ogni raccolta d'acqua; entro 7 giorni, da ogni precipitazione atmosferica disinfestare con apposito larvicida, i pneumatici privi di copertura, eliminare quelli fuori uso o comunque non più utilizzabili, che possono essere stoccati, dopo essere stati svuotati di ogni contenuto, in container da mantenere chiusi da impedire qualunque raccolta d'acqua al loro interno.
Agricoltori, florivivaisti e zootecnici - I titolari di azienda agricole, florivivaistiche e zootecniche e chiunque allevi animali deve: curare lo stato di efficienza degli impianti e dei depositi idrici utilizzati, compresi quelli sparsi in aree agricole e nei locali annessi, allo scopo di evitare raccolte, anche temporanee, di acque stagnanti scoperte (fosse di sterro etc..), in caso di vasconi o altri depositi di acque che non possono essere eliminati e protetti, si dovrà provvedere autonomamente ad attivare un controllo con pesci larvivori, larvicidi biologici o chimici.
Attività industriali, artigianali e commerciali - I titolari o responsabili di attività industriali, artigianali o commerciali, con particolare riferimento ai centri di rottamazione ed in genere di stoccaggio dei materiali di recupero devono: adottare ogni accorgimento efficace atto ad evitare che i materiali permettano il riformarsi di ristagni d'acqua, provvedendo allo stoccaggio al coperto, alla copertura con materiali impermiabili, evitando possibili avvallamenti nella copertura etc...; per i materiali stoccati all'aperto, per i quali non siano applicabili gli accorgimenti precedentemente detti, si dovrà autonomamente provvedere a disinfezioni periodiche dei focolai larvali entro sette giorni da ogni precipitazione atmosferica con apposito larvicida.
Cantieri edili - I responsabili di cantieri edili devono: evitare raccolte idriche in bidoni etc...; qualora l'attività richieda la disponibilità di contenitori con l'acqua, dovranno essere dotati di adeguata copertura, oppure dovranno essere svuotati completamente ogni sette giorni; sistemare materiali e le attrezzature di cantiere ed i materiali di risulta dell'attività edile in modo da evitare raccolte d'acqua; evitare che si formi acqua stagnante nelle raccolte idriche temporanee (scavi di fondazione, bacini, etc..) e in caso di necessità , provvedere autonomamente con disinfezioni periodiche dei focolai larvali con larvicida; provvedere alla razionalizzazione del terreno e dei sistemi di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche in caso di sospensione temporanea dell'attività .