Innanzitutto per l’Asl il trasferimento è “momentaneo”.
“Pur nelle ben note difficoltà di carattere economico e di organico – scrive l’Asl - sin dal momento del suo insediamento questa Direzione aziendale ha ispirato la propria attività mettendo al primo posto la tutela della salute del cittadino-utente, non tenendo conto di interessi di parte e di pressioni esterne a difesa di singole realtà .
In particolare, per quanto concerne l’Unità Operativa di Chirurgia generale di Marsala, il suo momentaneo trasferimento presso il Presidio Ospedaliero di Mazara del Vallo è stato dettato dall’esame dei seguenti elementi di valutazione:
a) dalla ordinanza del 29 aprile del Sindaco di Marsala che imponeva il trasferimento in tempi rapidi dei reparti e dei servizi del “San Biagio” nella nuova struttura di c/da Cardilla;
b) dalle sempre più evidenti carenze igieniche e strutturali dei locali del San Biagio;
c) dai dati statistici inerenti l’attività del reparto nel periodo gennaio-maggio 2009, riassumibili in 457 ricoveri (141 dei quali in day hospital), dei quali 180 (il 39%) a rischio di inappropriatezza, e con un numero molto basso di interventi chirurgici in regime ordinario (91, pari al 29% del totale);
d) dalla imminente esigenza di chiudere il complesso operatorio del ”San Biagio” al fine di trasferire alcune attrezzature e accelerare le procedure di apertura del complesso operatorio del nuovo presidio ospedaliero;
e) dalla necessità di garantire comunque l’assistenza chirurgica alla popolazione, anche in presidi ospedalieri vicini.
Dunque secondo l’Asl è stato il Sindaco a mettere fretta, con l’ordinanza di sgombero del 29 Aprile (tra l’altro disattesa, rinnovata, e di nuovo scaduta….).E poi, dai dati in possesso dell’Asl, sembra che n on ci siano tutti questi ricoveri tali da giustificare tutto questo allarme per una chiusura che per loro è momentanea.
L’Asl aggiunge inoltre che la direzione del 118 è stata informata della chiusura del reparto di cardiologia per “emanare adeguate direttive al fine di consentire alla Centrale Operativa, al verificarsi di situazioni di emergenza, di adeguare la propria attività alla nuova dislocazione delle Unità Operative interessate ai trasferimenti”.
Ma perché è stato chiuso momentaneamente il reparto di chirurgia ed è stato spostato a Mazara del Vallo? Scrive l’Asl, per “garantire ai pazienti quantomeno livelli minimi di assistenza, agli operatori della sanità di lavorare con indispensabili garanzie di sicurezza e, in particolare per quanto concerne Marsala, ad accelerare quanto più possibile le operazioni di trasferimento nel nuovo ospedale”.
Il Sindaco Carini, invece, aveva dichiarato mercoledì, intervistato dalla nostra redazione, che il trasferimento del reparto di chirurgia era stato bloccato.
Ma c'è un'altra doccia fredda per Carini. Perchè da un lato il manager dell’Asl, D’Antoni, ritiene opportuno non entrare nel dibattito sul trasferimento dell’ospedale (come se la cosa non riguardasse per prima proprio la responsabilità dell’Asl) ma non perde l’occasione per bacchettare il Sindaco Renzo Carini. Scrive D’Antoni: “Pur comprendendo l’interesse e l’attenzione nei confronti di un così importante evento per la collettività , sarebbe auspicabile che le istituzioni locali e gli organi politici in questo delicato frangente non interferiscano sull’attività programmata, di natura prettamente tecnico-organizzativa e strettamente legata al buon esito del trasferimento del nosocomio”.
Sempre per quanto riguarda l’ospedale di Marsala, infine, l’Asl chiarisce che “non è affatto intenzione di questa Direzione creare una “cattedrale nel deserto”, né tanto meno di chiudere reparti efficienti o di rallentare il processo di trasferimento dei reparti e dei servizi del “San Biagio” nel nuovo presidio ospedaliero di contrada Cardilla. Ogni decisione al riguardo al di la di prese di posizione e interventi che pervengono da più parti, talvolta strumentali o fuorvianti, è finalizzata ad accelerare il più possibile le procedure inerenti il trasferimento del “San Biagio”, trasferimento che, una volta completato, ridurrà i disagi per gli utenti e gli operatori, eliminerà costi aggiuntivi di gestione, permetterà una migliore organizzazione e gestione dei servizi e creerà le premesse per far diventare il nuovo Presidio Ospedaliero di Marsala un punto di riferimento importante per la sanità trapanese, in linea con le indicazioni e le direttive che l’Assessorato Regionale della Sanità vorrà dare al riguardo”.
C’è da fidarsi?
Nel frattempo il Sindaco Carini aggiorna l'agenda: “Venerdì 15 luglio è stata fissata una riunione in Prefettura. Ho avuto rassicurazioni sul fatto che entro il 20 luglio sarà trasferito il reparto di Medicina, invece Chirurgia dovrebbero passare a Cardilla entro due settimane”. Chissà se D'Antoni lo sa.