“L’annuncio – spiega Lumia – stride con alcuni provve
dimenti presi dal centrodestra durante quest’anno di
governo: basti pensare alla legge sulle intercettazioni, che compromette l’efficacia delle indagini e su cui è intervenuto più volte il Presidente della Repubblica.
Ultimo, il paradosso delle auto sequestrate alla mafia e restituite, anziché utilizzate proprio in azioni di contrasto ai delinquenti, a causa della mancanza di fondi per la manutenzione ed il funzionamento”.
“Nel corso di questa legislatura – continua – ho proposto diversi provvedimenti che avrebbero potuto dare un contributo decisivo e immediato sul fronte della lotta alle
mafie: inasprimento del regime di carcere duro per i mafiosi; obbligo di denuncia per gli operatori economici che subiscono il racket delle estorsioni; istituzione di un conto dedicato per le imprese che vincono gli appalti; creazione di un’agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati; recepimento della direttiva europea che istituisce le squadre investigative comuni.
Tutti sono rimasti inascoltati”.
“L’annuncio del piano anticriminalità – prosegue il senatore del PD – suona, quindi, come l'ennesima azione di pura propaganda, proprio perché proviene da un Presidente del consiglio al di sopra della legge, che costantemente ha cercato di screditare la magistratura, che ha addirittura proposto di abolire l’obbligatorietà dell’azione penale, che in passato ha definito il boss Vittorio Mangano un eroe”.
“La lotta alla criminalità organizzata – conclude Lumia – deve diventare una priorità della politica. Essa non può essere affrontata con slogan e proclami, ma con proposte serie e credibili. Solo così potremo liberare il nostro Paese dal condizionamento mafioso e sprigionare le migliori energie per lo sviluppo economico e sociale dei territori”.