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23/10/2009 04:32:15

Non solo all'ex Hotel Acos....ecco dove tentano di sopravvivere gli immigrati clandestini a Marsala

Come vedete nelle foto in basso, dopo aver superato di pochi metri la Tenuta Volpara, c’è una vecchia struttura con ingresso e finestre murate. Guardando da un’altra angolazione notiamo che nella parte posteriore della casa ci sono tre immigrati che conversano tra loro. Nei dintorni non è parcheggiata nessuna macchina o motocicletta . Continuando sulla stessa strada, dopo la curva e sul lato opposto, troviamo un altro casolare, apparentemente abbandonato. Passando dal retro notiamo un altro extracomunitario , dei panni stesi e diverse biciclette. Mettiamo caso che l’uomo in questione sia un collezionista di biciclette, non giustificherebbe la presenza dei panni stesi al vento. Anche l’idea di una lavanderia abusiva risulterebbe poco credibile. E allora? Contrada Ciavolo è molto distante dall’hotel Acos, risulta improbabile che qualche rifugiato decida di trascorrere la giornata in una catapecchia sulle “ciare” per aspettare che i panni si asciughino o per discutere tra amici. La zona, poi, non è deserta. Si conoscono tutti, ci sono diverse realtà commerciali, c’è anche una sede distaccata dei Carabinieri. I proprietari degli immobili sarebbero stati sicuramente avvisati dai vicini se qualcuno si fosse trasferito illecitamente nelle relative proprietà. L’ipotesi più credibile è che queste persone utilizzino i gabbiotti di tufo come dormitori. La campagna, i vivai e le cave della zona hanno bisogno di manodopera. Chi meglio di un lavoratore irregolare, possibilmente senza permesso di soggiorno, può dribblare le leggi sulla sicurezza, abbattere l’Inps e scorporare l’Inail in un colpo solo? C’è crisi e non bisogna possedere un gommone per ottenere la patente di sciacallo da esterno, basta offrire un lavoro a condizioni medioevali. Eppure loro sono lì, con le loro biciclette ed i panni stesi al sole. Vivono accanto alla strada eppure non se ne accorge nessuno. Sono invisibili alla gente e al diritto. Però la fame si accorge di loro, la stessa fame che ha spinto un senegalese qualche giorno fa a rapinare un supermercato di Ciavolotto.Non puntava alla cassa ma ai generi alimentari. L’inverno avanza impietoso, speriamo costruiscano un hotel Acos in zona.

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