Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/12/2024 11:10:00

Niente più “key box” e self check-in per gli affitti brevi e le locazioni turistiche

 Niente più “key box” e self check-in per gli appartamenti destinati agli affitti brevi e alle locazioni turistiche e obbligo di identificazione diretta per chi prenota un bed&breakfast, un appartamento o una stanza con le piattaforme elettroniche.

A stabilirlo una circolare il dipartimento della Pubblica Sicurezza destinata a suscitare forti polemiche e discussione e a stravolgere le abitudini e le consuetudini ormai consolidate per il settore del Turismo.

Il provvedimento interessa ogni tipo di struttura ricettiva ma è chiaramente diretto a quelle che rientrano nella cosiddetta categoria degli affitti brevi, che da tempo utilizzano la modalità della richiesta ed invio dei documenti per mezzo elettronico per poi fornire la chiave di accesso alla struttura lasciandola in appositi “key box” nelle vicinanze del locale.

Sino ad oggi l’accesso veniva garantito dopo il vaglio di documenti e transazioni effettuate, fornendo al cliente codici automatizzati per serrature elettroniche e/o il rilascio delle chiavi in appositi spazi o box. In genere le strutture modificano o sostituiscono i codici di accesso non appena terminato il periodo di soggiorno.

Una procedura che, con la circolare diffusa a tutte le Prefetture il 18 novembre obbligherà i proprietari delle strutture o i “gestori” a provvedere direttamente al check in, verificando di persona che i documenti corrispondano ai clienti e che la chiave venga effettivamente consegnata a chi ha effettuato la prenotazione.
Il provvedimento è stato emanato per “ragioni di sicurezza, visti i numerosi eventi internazionali in programma nei prossimi mesi in Italia a partire dal Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che il Papa convoca periodicamente e che inizierà il 24 dicembre”.
In pratica il timore è che dei malintenzionati possano prenotare una stanza o un appartamento o una struttura con i documenti di altre persone.
Le attuali misure di sicurezza prevedono infatti che chi gestisce una struttura ricettiva possa accogliere soltanto chi si presenta con un documento di identità valido corrispondente alla persona che lo fornisce e il proprietario dell’alloggio deve verificare la corrispondenza in presenza entro le 24 ore successive all’arrivo.