L’operazione pubblicitaria si chiamerà “Speciale publi-redazionale, Marinerie d'Italia – Città di Marsala” e ruoterà su tre aspetti fondamentali: la nostra attività di pesca, industria di trasformazione e commercio, tradizione eno-gastronomica, tradizione culturale e religiosa , e lo stesso sarà distribuito (con le sue 5.000 copie) sul territorio nazionale e paesi esteri, oltre ad essere presente negli stand fieristici di ottobre-novembre 2009 di Spagna, Danimarca e Tunisia.
In un italiano traballante, nella determina si dice che è stata scelta la rivista "L'Armatore" con questa motivazione: "essendo che riflette, almeno per come articolata, aspetti economici, culturali, promozionali del territorio marsalese".
Abbiamo chiesto all’Assessore alle Attività Produttive Ignazio Chianetta come mai avesse scelto "L’Armatore" per promuovere l’attività della pesca marsalese : “E’ una rivista molto importante che parla delle iniziative di Marsala, di tutta la nostra realtà , dell’agricoltura…”. La rivista in realtà è mazarese e parla di pesca, non di agricoltura. Replica Chianetta: ”La pesca non è soltanto a Mazara! Naturalmente Mazara è un grosso centro per la pesca. Anche a Marsala abbiamo molti pescherecci.”
Il passaggio più interessante della determina è quello in cui il dirigente si arrende alle volontà assessoriale e scrive “… VISTA la direttiva dell'Assessore alle Attività Produttive posta in calce alla nota del 16/9/2009, prot. n° 1790, con cui si autorizza questa dirigenza all'acquisto della proposta…”, che in soldoni significa “facciamo come vuole l’Assessore e compriamo questa benedetta pubblicità ". Ignazio Chianetta afferma che “Non c’è stata pressione da parte di nessuno. Ho ritenuto che era opportuno per la città di Marsala, per avere più visibilità di quella che c’è. Ritengo L’Armatore un quotidiano interessante”. Peccato che il giornale non è un quotidiano ma un bimestrale e non si trova in edicola poiché è una rivista di settore. La distribuzione è postalizzata per 5000 abbonamenti. Se 5000 copie vanno ai fortunati lettori, cosa porteranno in Spagna, Danimarca, Tunisia? Come faranno buyer stranieri ad accorgersi della poco famosa marineria marsalese?
Abbiamo visitato infatti il sito della rivista, che purtroppo è aggiornato al 2006. Cliccando sulla pagina “Chi siamo” compare un messaggio d’errore, lo stesso vale per la pagina dedicata ai servizi offerti. Informiamo l’economo comunale, la pagina con le coordinate bancarie per il bonifico di € 12.000 è in bella mostra.
La vicenda è delicata. 12.000 euro non sono pochi soldi, e ancora una volta il Comune ha proceduto, su volontà di un unico assessore, senza alcune indagine di mercato, valutazione di offerte concorrenti. A Marsala, tra l’altro, non esiste una flotta peschereccia, e ci sono solo due aziende di lavorazione e trasformazione di prodotti ittici.
Carlo Rallo