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03/11/2009 07:05:06

PSR: fermi 2 miliardi di euro. Bruciati i primi due anni

alcune misure dell’ASSE II quale ad esempio la misura 222 – “Primo impianto di sistemi agroforestali in terreni agricoli”, tutte le misure dell’ASSE III quali ad esempio la misura 311 “Diversificazione in attività non agricole “ Agriturismo.
Sempre nella Gazzetta del 19 giugno viene pubblicato anche il bando della misura 121 con la dotazione finanziaria di 250 milioni di € , procedura di bando aperto con sottofasi che sono iniziate il 10 luglio 2009 e prima chiusura al 10 novembre 2009 . Seconda sottofase si apre il 10.01.2010 . L’ultima sottofase si chiude il 10 maggio 2011. Le condizioni per la partecipazione al bando sono quelle di avere il progetto esecutivo, definitivo e cantierabile – in possesso di concessione edilizia se sono previsti interventi edilizi. Documento essenziale è il PIANO AZIENDALE DEGLI INVESTIMENTI ( su software apposito) che serve a dimostrare la sostenibilità finanziaria dell’investimento ed il miglioramento globale dell’azienda ( compresi gli aspetti legati al rispetto dell’ambiente e del paesaggio) .
In questi giorni l’Assessorato sta girando la Sicilia per presentare ancora questo PIANO AZIENDALE incompleto e da definire. Viene da chiedersi se fino ad oggi in Sicilia non sono stati presentati progetti, cosa arriverà nei vari Ispettorati Agrari della Sicilia entro il 10 novembre 2009?
La Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Sicilia, ha incontrato martedì 27 ottobre alle ore 16.00 presso la sala del Governo a Palazzo dei Normanni l’Assessore all’Agricoltura On. CIMINO comunicando il disagio della categoria e quindi dei tecnici siciliani a non potere ad oggi essere messi nelle condizioni di preparare progetti che possano fare gli interessi degli agricoltori siciliani e dell’economia dell’isola.
Questo strumento del Piano Aziendale, ad oggi, anche se modificato in alcune parti che l’Amministrazione Regionale riconosce debole, consentirà solo a pochi privilegiati di accedere ai finanziamenti . L’80% di aziende agricole siciliane alla luce del bando in oggetto sarà esclusa da qualsiasi aiuto e non potrà svolgere alcun ruolo economico, ambientale o sociale.
Si è in attesa che il Governo della Regione Siciliana e il Parlamento Regionale si assumano le proprie responsabilità nel bloccare questo percorso perverso e che non porta a nulla di utile.
Basterebbe confrontarsi con altre Regioni Italiane per attivare gli strumenti utili, snelli e portatori di serenità anche ai funzionari regionali che con il decreto Brunetta potranno avere anche delle responsabilità che possono determinare danni economici diretti e pagare di tasca propria .
Si sta creando un clima portatore solo di blocco dell’economia già gravemente danneggiato da disegni criminosi a livello economico vedi i prezzi delle uve, del grano duro e dell’olio che meritano approfondimenti circa la costituzione di eventuali cartelli. Cordialmente Il Presidente
Dr. Agr. Giuseppe Pellegrino