Il Presidente della Commissione Accesso agli Atti, Agostino Licari per verificare se l’attività amministrativa del Comune è conforme alle norme in materia e al corretto procedimento riguardante i criteri di economicità , di efficacia e di pubblicità ha chiesto al Sindaco Carini di voler trasmettere copia di tutti i provvedimenti relativi a:
• affidamento in concessione del servizio di gestione delle aree di parcheggi a pagamento (strisce blu) e relative procedure per il reclutamento del personale;
• atti per l’affidamento della gestione della piscina comunale;
• procedure per la promozione dell’immagine della Città di Marsala attraverso l’individuazione di Atleti e Società sportive;
• procedure di pubblicizzazione dei relativi bandi di gara.
Il servizio di parcheggio entro le strisce blu è tornato a regime da pochi giorni. A gestirlo una società campana, la ''Soes'' di Benevento, che si è aggiudicata la gara d'appalto bandita dal Comune offrendo un rialzo del 14,70 per cento.
La ''Soes'' avrà i parcheggi a pagamento in ''concessione'' per cinque anni. E si dovrà occupare del controllo, dell'esazione delle somme previste per l'acquisto delle park-card e dell'installazione e della manutenzione dei parcometri e anche della segnaletica. Per ogni posto auto, inoltre, la società che gestirà i parcheggi dovrà corrispondere al Comune ''un canone mensile, al netto di Iva, pari ad euro 10,08''.
Essendo, quindi, 997 i posti auto individuati dai tecnici del settore Territorio e Ambiente, nelle casse comunali dovrebbero essere versati circa 10 mila euro al mese. Gli ausiliari del traffico dipendenti della ditta vincitrice non potranno, però, fare multe, ma soltanto sollecitare l'intervento dei vigili urbani per sanzionare, come già avviene attualmente ad opera dei vigili, chi parcheggia entro le strisce blu senza acquistare le park-card. Per sostare nelle zone delimitate si paga 50 centesimi l'ora. E questo dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 di tutti i giorni feriali.
Ed è caos per quanto riguarda il posteggio dei disabili sulle strisce blu. Il Comune sostiene che i disabili devono regolarmente pagare, la legge in realtà prevede che il disabile ha diritto ad usufruire delle strisce blu qualora abbia trovato occupato lo stallo dedicato ai portatori di handicap. A salvare la situazione ci ha pensato la Cassazione, con una recentissma sentenza, stabilendo che anche il disabile che non ha pagato il parcheggio è soggetto alla multa; ciò avviene anche se tale circostanza era collegata al fatto che non avesse trovato nessun altro posto negli spazi appositamente riservati.
Nonostante le disabilità , quindi, e nonostante una nota ministeriale dicesse il contrario, il disabile deve, in ogni caso, pagare l’ente che gestisce la segnaletica.
Nessuna rilevanza può avere il fatto che gli spazi riservati appositamente agli invalidi fossero tutti occupati; i giudici della Suprema Corte hanno, infatti, con la sentenza n. 21271/2009, bocciato il ricorso di un uomo che, nonostante avesse esposto un valido contrassegno, era stato multato per non aver pagato il ticket.
La questione nasce proprio dal ricorso presentato da un disabile il quale aveva impugnato un verbale ricevuto dai vigili urbani, poichè si riteneva in diritto di lasciare l’auto sulle strisce blu senza pagare il ticket dal momento che l’area riservata agli invalidi era già stata occupata da altri.
Queste sue ragioni non hanno, però, trovano riscontro in causa: infatti, prima il magistrato onorario, e poi i giudici della Suprema Corte hanno respinto la sua istanza chiarendo che al riguardo non esiste una legge che prevede l’esenzione per i disabili dal pagamento del ticket della sosta sulle strisce blu.
Si leggeva in sentenza che “…… gli artt. 188, comma 3, c.d.s. e 11, comma 1, d.P.R. n. 503/1996., prevedono per i titolari del contrassegno l’esonero, rispettivamente, dai limiti di tempo nelle aree di parcheggio a tempo determinato e dai divieti e limitazioni della sosta disposti dall’autorità competente; l’obbligo del pagamento di una somma è, invece, cosa diversa dal divieto o limitazione della sosta, come del resto è confermato dall’art. 4, comma 4, lett. d), c.d.s. (per il quale l’ente proprietario della strada può vietare o limitare o subordinare al pagamento di una somma il parcheggio o la sosta dei veicoli’) che li considera alternativi”.
Neppure può avere fondamento il fatto di invocare a sostegno di una diversa interpretazione, come fa il ricorrente, l’esigenza di favorire la mobilità delle persone disabili.
E’ dell’anno 2006 una nota in tema di gratuità dei posteggi delimitati dalle strisce blu a pagamento occupati da veicoli al servizio delle persone invalide detentrici di speciale contrassegno.
Tale nota è del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri - Direzione generale per la motorizzazione, 6 febbraio 2006, Prot n. 107, concernente "Richiesta chiarimenti sulla gratuità dei posteggi delimitati da segnaletica blu a pagamento quando sono occupati da veicoli al servizio delle persone invalide detentrici di speciale contrassegno"
In tale nota ministeriale si legge che “Non vi è dubbio, a parere di questo Ufficio, che non si possa chiedere il pagamento di una tariffa oraria a chi, trovando occupato lo stallo a lui appositamente riservato, ne occupi un altro, peraltro non adeguatamente attrezzato a soddisfare in pieno le sue esigenze, potendosi imputare tale disagio anche ad una mancata previsione, da parte dell’ente proprietario, di un maggior numero di stalli riservati”.
Secondo quanto stabilito dal Ministero, quindi, il parcheggio in posteggi delimitati da segnaletica blu deve essere gratis per chi è munito di contrassegno che prova l'invalidità .
La presente nota era stata già annullata con Sentenza n. 6044 del 25 maggio 2006 del TAR del Lazio (Sezione III ter.
Gli effetti della decisione presa dai giudici nella sentenza in commento possono ricondursi sostanzialmente e praticamente nel fatto che d’ora in poi non rimarranno più strumenti normativi a tutela dei cittadini portatori di handicap, con invalidità , per invocare la gratuità incondizionata dei parcheggi regolamentati a pagamento.
La gratuità della sosta è consentita solamente nelle aree custodite, ma se i posti riservati sono occupati da altri titolari di contrassegno il pagamento è comunque dovuto.
Rimane, comunque, il fatto che deve essere previsto almeno un parcheggio ogni 50 riservato e gratuito per i soggetti muniti di contrassegno.