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10/12/2009 06:00:00

Ecco come sono gonfiate a Marsala le spese per il trasporto dei disabili

ituazione davvero ingarbugliata: da un lato c’è il legittimo diritto al lavoro delle persone che rischiano il licenziamento, dall’altro c’è un criterio di efficienza e di efficacia del Comune da rispettare (non appaltare all’esterno ciò che puoi fare con i tuoi mezzi). Eppure, leggendo le carte, questa storia si dimostra davvero complicata. E nasce il sospetto che in realtà, anche in questo caso, ci sia stato a Marsala un grande spreco di denaro pubblico a scapito della collettività, e, soprattutto, sulla pelle dei lavoratori precari.

Scadrà il prossimo 23 dicembre, l’appalto che il Comune trasporto_disabili (WinCE).jpgdi Marsala ha affidato, per la durata di un anno, alla Cooperativa Letizia per trasporto dei disabili nel Comune di Marsala. A partire dal nuovo anno, al posto dei 30 lavoratori della Cooperativa Letizia, ci saranno i dipendenti comunali, autisti e assistenti, che prima si occupavano della raccolta dei rifiuti e che ora, dato che il servizio è stato affidato all’Aimeri, sono inutilizzati. Agli ex operatori della nettezza urbana, era stato proposto di passare all’Ato e continuare così a svolgere lo stesso lavoro. Ma, tra tutti quelli  che avrebbero dovuto passare all’Ato, alcuni non hanno accettato. E così, poiché per loro bisogna pensare ad un’altra sistemazione, una delibera di Giunta del 3 novembre (la stessa che sancisce il passaggio delle consegne per la raccolta dei rifiuti dal Comune all’Ato) stabilisce che il personale che non è voluto passare all’Ato sarà utilizzato in altri settori, compreso il trasporto disabili.  Una stranezza: è una delibera molto importante, quella del 3 Novembre, eppure non partecipano alla riunione di Giunta né Sindaco né Vicesindaco. A fare gli onori di casa è l’Assessore più anziano, Ronci.

“Abbiamo stabilizzato i precari della Nettezza Urbana – dichiara Carini - è stata una grande operazione, merito di questa Amministrazione Comunale: sono 150 precari che abbiamo stabilizzato. Per fare ciò abbiamo dovuto risparmiare su alcuni servizi, ad esempio sul trasporto disabili. Questo servizio era fatto prima dalla Cooperativa Letizia, e costava 150.000 euro l’anno. Oggi il Comune ha il personale per svolgere questo servizio e per il trasporto disabili serve solo una patente PK, gli assistenti inoltre non necessitano di alcuna qualifica particolare”

Ma i lavoratori della Cooperativa Letizia non sono d’accordo e così hanno protestato diverse volte nella sala d’aspetto del primo piano del palazzo comunale e anche in Consiglio Comunale chiedendo di non essere lasciati senza lavoro. “Faccio questo servizio da due anni e quattro mesi. Già da prima che la Cooperativa Letizia vincesse l’appalto – dice Mario Spanò, della Cooperativa Letizia - E come me, tanti altri. Quelli della nettezza urbana. che non sono voluti passare all’ATO, vengono ad occupare il nostro posto. Manca molto organico al Comune, potrebbero impiegarli in altri settori e far lavorare noi”.

Ma il Sindaco Renzo Carini replica: “Non possiamo parlare di licenziamento da parte del Comune dei dipendenti della Cooperativa Letizia. Questi cittadini non sono dipendenti comunali. Sono stati assunti dalla Cooperativa Letizia che, l’anno scorso, ha vinto la gara d’appalto per il trasporto disabili, per 1 anno. Ma era nella natura delle cose che, trascorso questo anno, l’appalto sarebbe scaduto. Adesso che abbiamo il nostro personale, lo faremo noie”. Attualmente, il servizio costa al Comune 600mila euro. “Utilizzando i nostri dipendenti, potremmo anche risparmiare” – ha aggiunto Carini - Questi lavoratori, nel momento in cui sono stati assunti, erano consapevoli che avrebbero lavorato un anno”.

Sulla vicenda è intervenuta anche Annamaria Angileri, consigliere provinciale del PD:“L’Amministrazione non può dimenticare che i fruitori di questo servizio sono soggetti particolarmente delicati a cui va reso un servizio al meglio delle nostre possibilità per garantire, a loro ed alle loro famiglie, tutta quella tranquillità di cui necessitano e che ad essi dobbiamo per il loro coraggio e la loro sofferenza quotidiana. Guai se tali soggetti dovessero trovarsi in condizione di patire ulteriori disagi a causa di “presunti” risparmi. Si risparmi su altro e si rispetti, inoltre, la dignità di chi vede il proprio futuro compromesso”.

600.000 euro, dunque, il costo del servizio. Eppure c'è stato un tempo in cui a Marsala trasportare i disabili costava meno. Appena tre anni fa, quando il servizio era dato in gestione alle associazioni di volontariato.

 

Nel novembre del 2006, per esempio, viene bandita una gara per l'appalto del servizio di trasporto disabili per la durata di 3 mesi. L'importo a base d'asta è di 33.000 euro e per partecipare ci sono solo pochissimi vincoli: a) Iscrizione al Registro del Volontariato di Protezione Civile con personale adeguato; b) Presentazione del certificato del casellario giudiziario del Presidente dell'Associazione; c) Accettare il protocollo d'intesa. Le ore lavorative per i 3 mesi erano state calcolate in 6600 e pagate nella misura di 5 eruo cadauna. Il servizio veniva espletato dal lunedì al venerdì dalle ore 6:00 alle 20:00, il sabato dalle 6:00 alle 14:00.

 

L'associazione di volontariato che si è aggiudicata la gara ha dovuto impiegare soltanto il personale. I tre mezzi necessari per accogliere i disabili, carburante e manutenzione li metteva a disposizione il Comune.

 

Nel 2007 l'appalto del servizio di trasporto disabili parte con una base d'asta più economica, 29.320 euro per la durata 4 mesi! Ottimo, no? Il dirigente aveva calcolato un totale di 5864 euro per tutto il periodo e sempre alla stessa tariffa oraria 5 €. Sembra uno splendido esercizio di economia domestica. I parametri per la partecipazione rimangono invariati.

 

Il  2007 si conclude con una nuova un nuovo bando per il trasporto disabili, anche questa volta la base d'asta è di 29.3000 euro.

 

Ma qui entra in gioco la nuova Amministrazione Carini. Il 24 gennaio del 2008 l'amministrazione fa marcia indietro e notifica a tutte le associazioni di volontariato la nullità dell'ultimo bando. Il 4 febbraio 2008 viene pubblicato un nuovo bando, stesso oggetto, dove la base d'asta è pari a 21.600 € per 2 mesi di servizio. La formula sembrerebbe uguale ma spunta una nuova condizione: Certificato di iscrizione all’Albo Regionale ai sensi dell’art.26 L.R. 22/86, sezione inabili. Di fatto, con questa richiesta, vengono estromesse le associazioni di volontariato per fare largo alle cooperative sociali. Scacco matto.

 

Quella gara sembra sia stata disertata. Non solo, a partire da quella data sul sito del Comune di Marsala non appare nessun bando relativo al trasporto dei disabili (che tra l'altro il Comune definisce anche HANDICAPPATI... poesia pura, ecco il link). Della Cooperativa Letizia non si sa nulla, stessa cosa vale per l'appalto da 600.000 €.

 

 Nella categoria Bandi e Appalti del sito comunale, anno 2009 , mese di  giugno, troviamo il “Bando servizio di trasporto gratuito dei portatori di handicap per mesi sei. Codice CIG : 03231618E2”, base d'asta 350.000 €. Una volta aperto il documento si nota che manca la risultanza di gara. Se diamo per buono il fatto che la Cooperativa Letizia si è aggiudicata la gara per la durata di un anno, che valore può avere questo bando pubblicato a giugno? E' una proroga? La visione di questa pseudo trattativa ci fornisce un dato interessante: il servizio adesso costa giornalmente 2.107 € (base d'asta). Nei precedenti appalti le ore lavorative costavano 5 €, a prescindere dalla professionalità impiegata, adesso un “autista con patente d/k” costa 18,46 €/ora e “l'assistente” costa 16,66 €/ora, fermo restando che il Comune fornisce mezzi, benzina, etc etc. Moltiplicando le nuove tariffe per le ore lavorative ed i 156 giorni pattuiti si arriva a 350.000 €. Ci rendiamo conto che qualcosa non quadra.

 

I vari contratti CCNL delle Cooperative sociali del settore socio sanitario, per la contrattazione che va dal 1/1/2009 prevedono: per le figure di autista d/k (posizione economica C1) una paga oraria che si attesta mediamente a 8,5 €; se l'assistente è inquadrato come C1, ha la stessa paga dell'autista, se è inquadrato come B1 costerà 8 €/ora.

 

Un servizio che prima costava pochissimo, il massimo si è registrato nel 2006 con 11.000 euro al mese, nel giro di 2 anni è aumentato del 500% passando a 50.000 €/mese, 600.000 euro è l'importo con cui la Cooperativa Letizia si è aggiudicata l'appalto per un anno.

Ma a chi appartiene la Cooperativa Letizia. Secondo le inchieste della magistratura (anno 2003) è tra le  cooperative vicine  all'alcamese Norino Fratello, ex deputato regionale dell'UDC che nel 2006 ha ammesso di aver chiesto voti ai mafiosi, di aver dato posti di lavoro a uomini di Cosa nostra, di aver favorito le imprese delle cosche, e si è preso la sua condanna a un anno e mezzo di carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa (pena sospesa).

 

Qualcuno ci spieghi adesso perché il prezzo della gara d'appalto vinta dalla Cooperativa Letizia, alla luce dei precedenti bandi, risulti essere dopato.

Noi chiudiamo con una citazione. Sempre di Norino Fratello. Stava deponendo in Tribunale nel processo a suo carico. E interrogato dal Pubblico Ministero Roberto Piscitello, a domanda risponde: “Tutti mi cercavano per chiedermi assunzioni nelle cooperative sociali con cui, a Marsala, vincevo gli appalti ...”.