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21/01/2010 10:29:36

Ad Alcamo, è di scena la lirica

L’opera lirica è nel contempo una forma di comunicazione vicina e lontana: la prossimità ci permette di capirla meglio; la lontananza ci consente di guardarla con più lucidità, distacco.musica.jpg
Nonostante queste premesse virtuose sembra oggi il linguaggio del melodramma un medium polveroso e astruso: rischia di scivolare, lento ma inesorabile, nell’oblio. Eppure il teatro lirico è
potente come i linguaggi cibernetici. “Torniamo all’antico, sarà un progresso” disse Giuseppe Verdi. I capolavori di Verdi, in effetti, hanno la potenza di internet prima dell’esistenza del
computer, capaci di condensare tutto in icone dense e immediate. Abbiamo compiuto un viaggio a ritroso per affrontare la ricchissima eredità che ci ha lasciato quell’adorabile vecchietto della bassa padana. Al centro c’è un uomo, un compositore che si è buttato nell’ardua avventura del vivere con caparbietà e anticonformismo. Di tale vita è informato il suo lavoro, ricco e succulento perché intriso di poesia e di realtà. Con la disinvoltura di quando si naviga con Google, abbiamo intrapreso un viaggio dentro la scena e la musica verdiana ridotte all’osso: al centro della scena c’è lei, la cantante d’opera, creatura felliniana e olimpionica, e con lei il cinema, la pop music, la filosofia, la letteratura, la storia, la politica, l’amore, la vita e noi. Dalla lotta di cappa e spada dell’Ernani alla fantapolitica del Don Carlo, dalla mondanità parigina di Violetta al divismo tutto italiano di Mina, dalla lotta disperata per la libertà negata che rende i personaggi del Trovatore come “sparati da una pistola”, alla rappresentazione di quegli stessi eroi che ritroviamo in “Senso” di Visconti. Un mosaico strampalato fatto di tessere antiche e pixel, composto da Francesco Micheli, regista lirico che da più di dieci anni collabora con i più importanti teatri lirici italiani ed esteri in progetti speciali intorno all’opera. Con lui Monica Colonna, soprano che dopo aver lavorato con artisti del calibro di Luciano Pavarotti e Peter Brook, si cimenta in questo salto spericolato ben oltre i confini della tradizione.

L'ingresso è di € 7,00 - ridotto per bambini € 3,00.
info al 329/3776641 - www.associazioneperlart.it