hanno sequestrato 1461 antichi documenti presso l’abitazione di un pensionato trapanese: si tratta di corrispondenza di natura amministrativo-contabile e giudiziaria proveniente da magistrature centrali e indirizzata alle varie amministrazioni locali, documenti a stampa e dispacci, tutti riguardanti un arco temporale compreso dal XVI all’inizio del XX sec. Tra gli argomenti trattati l’istruzione, i lavori pubblici, la viabilità , la pirateria, la navigazione e la sicurezza dei porti, la guardia nazionale, il demanio, la sanità , l’anagrafe e lo stato civile, milizia ed annona militare, finanze, dazio e tasse ed ordini militari afferenti la riorganizzazione dei territori dopo il 1860. Tra i documenti anche un’importante lettera autografa di G. Rossini, la stessa che ha tradito il privato detentore che l’aveva posta in vendita su un sito web: la foto su internet del documento mostrava, infatti, la presenza del timbro della Biblioteca Comunale di Palermo. Al termine dell’ inchiesta giudiziaria è stata disposta la restituzione dei beni ai vari enti e la condanna dell’imputato.