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01/02/2010 05:00:00

Lo Iacp si adopera per la messa in sicurezza delle case popolari


Il Movimento di Difesa del Cittadino, diretto da Peppe Gandolfo, ha tenuto proprio un incontro all’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani con il Commissario dell’ente, Gaspare Noto, e il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, per capire il da farsi.
La scorsa estate il Sindaco con un’ordinanza fece evacuare le palazzine. E ora?
L’Amministrazione sostiene di aver presentato la richiesta alla Regione per un finanziamento di cinque milioni di euro per la ricostruzione degli alloggi, ma non si sa se e quando verrà concesso il finanziamento. L’Amministrazione ha concesso un contributo alloggio alle famiglie sgomberate fino al luglio 2011, impegnando una spesa di 120.000 euro.
Per Peppe Gandoldo si potrebbero utilizzare, risparmiando sui soldi, le molte case abusive ormai di proprietà del Comune di Marsala, ma su questo punto Carini ha replicato che la legge prevede solo la demolizione. E’ vero, ma è anche vero che l’Amministrazione e il Consiglio Comunale non stanno facendo nulla per portare avanti la demolizione.
Problemi con alcuni alloggi dello Iacp ci sono anche in altre città.
L’ufficio tecnico dell’Iacp di Trapani ha eseguito martedì scorso un sopralluogo nella palazzina di Alcamo – via Alcide De Gasperi – dove nella giornata di lunedì si è verificato il crollo di un cornicione evento che non ha procurato danni a persone o cose e che secondo i primi accertamenti eseguiti dall’ufficio manutenzione dell’ente è da attribuire ad infiltrazioni d’acqua. Il dirigente dell’ufficio tecnico, ing. Giovanni Gagliani, ha disposto la verifica dei danni e ha dato disposizioni perché presto si esegua la messa in sicurezza e la riparazione del danno che si sottolinea non incide assolutamente sulla abitabilità degli alloggi popolari.
Il commissario dell’ente Gaspare Noto ha disposto all’ufficio tecnico dell’ente un massiccio controllo negli edifici di proprietà Iacp della provincia per accertare l’esistenza di altri analoghi pericoli, e dunque procedere ad eliminarli. Per il commissario la priorità di interventi di manutenzione degli edifici di proprietà dell’istituto va rivolta a questo aspetto che mette insieme la sicurezza e la vivibilità dei rioni popolari .
 

La tragedia di Favara e gli aspetti legati al degrado urbano sono state al centro di un incontro presso la sede dell'Associazione Nazionale UGL-Assocasa, sita in Via XXX Gennaio n.6 a Trapani, alla presenza del Segretario Provinciale Salvatore Barraco e del Segretario Amministrativo Giuseppe Clemente. Al termine della riunione, il Resp.le Comunicazione Giancarlo Calò ha dichiarato:
«Il dramma di Favara è la dimostrazione che spesso in Sicilia, nonostante le ripetute tragedie si resta incapaci di attuare politiche di prevenzione, di rispetto delle regole, di tutela del proprio patrimonio storico e urbanistico e quindi di difesa della vita dei propri cittadini.
Questo tipo di tragedie sono le conseguenze della mancata programmazione e gestione del territorio, che ancora vede, a Favara come a Trapani, l'assenza di adeguati strumenti di pianificazione urbanistica. Per questo motivo ci rivolgiamo ai Sindaci dei Comuni della nostra provincia per esortarli ad amministrare, dare risposte al territorio e rilanciarlo per impedire che in futuro possano accadere simili eventi anche nel trapanese.
Incuria, disattenzione e degrado dei centri storici sono continuamente al centro dell'attenzione della nostra Associazione, che ha per finalità quello di promuovere e agevolare il bene-casa in tutte le forme possibili (proprietà, locazione, assegnazione, cooperazione ecc.) e di vigilare sulla corretta applicazione delle leggi in materia anche per valorizzare qualitativamente il rapporto con l’ambiente e favorire una corretta residenzialità.
Aver appreso dalla Stampa – ha concluso Calò - di cittadini che attendono da anni una casa, con alloggi nuovi e mai assegnati che vanno in rovina nel giro di pochi mesi, ci ha lasciato interdetti. Invitiamo, pertanto, l’istituto IACP della nostra provincia - qualora non si fosse già attivato in tal senso - a procedere celermente con i lavori di completamento degli immobili destinati ad alloggi e a sensibilizzare i propri uffici tecnici a compiere i sopralluoghi e le verifiche di stabilità che riterranno più opportuni».
«Già otto mesi fa – ha detto il Geom. Giuseppe Clemente – la nostra Associazione ha avanzato ai Sindaci del comprensorio trapanese la proposta di istituire un "Libretto casa", cioè un fascicolo sul quale annotare i lavori di manutenzione e che attesti la solidità e la sicurezza della casa che è già presente in diversi comuni del Centro-Nord oltre che nel Comune di Roma. Il libretto casa potrebbe contenere oltre alla planimetria dell'immobile , anche le indicazioni delle modifiche strutturali che fossero state apportate, la certificazione che gli impianti sono tutti a norma, e il check-up delle strutture portanti e, nel caso di lesioni, anche le annotazioni delle verifiche statiche effettuate».