E in Procura, pur tra le tante carenze di organico, qualcosa si sta muovendo, per capire se c’è qualcuno che ostacola l’iter burocratico e amministrativo ormai trentennale per l’abbattimento delle case. In realtà il Consiglio più volte ha lambito la questione, ma non l’ha trattata mai. “Dobbiamo chiedere alla Regione cosa fare” ha detto il Presidente Alagna. Ma in realtà la procedura è chiara. “Vediamo come evitare i danni maggiori ai proprietari” ha aggiunto Patrik Basile (Verdi).
Ma due settimane fa una richiesta della Procura è arrivata all’Ufficio della Segreteria Generale del Dottor Triolo, e da questi alla Presidenza del Consiglio Comunale: vogliamo vedere le carte. Top secret sulle motivazioni dell’indagine in corso.
Non è la prima volta che su questa decennale vicenda interviene la magistratura. Già nel 2007 degli avvisi di garanzia erano stati trasmessi a funzionari e dirigenti del Comune in merito agli strani ritardi con cui le pratiche venivano evase. L’inchiesta avviata dalla Procura riguardava la mancata immissione in possesso, da parte del Comune, delle centinaia di abitazioni abusive per cui era stata dichiarata l’acquisizione al patrimonio pubblico, ma che , di fatto, rimanevano in possesso di chi le aveva costruite. L’inchiesta era sfociata nell’invio di 210 avvisi di garanzia : i destinatari erano i proprietari abusivi, i funzionari comunali e gli amministratori , per abuso e omissione di atti d’ufficio. Tutto finì, poi, perché il Comune andò avanti con le pratiche di demolizione e cominciò ad acquisire al suo patrimonio le case degli abusivi, più di un centinaio.
Si arriva così alla campagna elettorale del 2007. E’ di allora uno strano volantino che pubblicammo sul nostro portale e che potete rivedere cliccando qui
“Il riordino delle coste” è stato uno dei punti programmatici della battaglia per l’elezione a Sindaco di Eleonora Lo Curto, al secondo turno apparentata con il candidato del centrosinistra Leonardo Giacalone.
Ma i due sono stati battuti sul tempo da unn candidato al Consiglio Comunale della lista “Noi marsalesi”, che in piena campagna elettorale ha fatto circolare un volantino ciclostilato dal titolo “Salviamo le nostre case”. Il volantino, è stato inviato a tutti gli abusivi costituiti nel comitato “I nuovi vespri” (mai nome fu più originale, per una battaglia che non ha assolutamente nulla di rivoluzionario….).
Cosa era successo? il Sindaco Eugenio Galfano aveva notificato – secondo gli obblighi di legge – ad alcuni abusivi, circa 100, un’ordinanza dove li obbligava a consegnare le chiavi degli immobili, che dovevano essere acquisti al patrimonio del Comune. Era solo l’inizio di una procedura lunga, perché sono centinaia le abitazioni abusive nella nostra fascia costiera, con pratiche giacenti presso gli uffici comunali.
Ecco allora l’impegno del candidato, che si dichiara "incaricato dal comitato di abusivi di difendere i nostri interessi candidandomi nella lista civica Noi Marsalesi”
E in effetti, il candidato non fu eletto, ma a pochi mesi dal voto, ci fu a sorpresa la decisione del Sindaco Carini di dare a Marsala le case abusive in comodato agli stessi proprietari.
Oggi la situazione è diversa. Nonostante i volantini “Salviamo le nostre case” a sostegno del candidato sindaco Renzo Carini, il primo cittadino ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco e portare avanti la procedura di demolizione. Anche il tentativo di dare le case in comodato agli stessi abusivi è fallito, vi hanno aderito in pochissimi, e nessuna richiesta è stata accettata dall’Amministrazione.
In Consiglio Comunale a fine 2009 sono arrivati 23 le pratiche relative a immobili non sanati e che aspettano di essere demoliti. Che fare? C’è qualcuno che sta mettendo i bastoni tra le ruote? Lo cerca di capire la Guardia di Finanza, che ha acquisito tutti i verbali delle commissioni consiliari e alcuni fascicoli dall’Ufficio Urbanistica.
E nel prossimo Consiglio Comunale, nel cui ordine del giorno sono previste di nuovo le demolizioni degli immobili abusivi, la tensione salirà alle stelle.
Il Prof. Biagio Sciacchitano, del comitato “Salviamo le nostre case”, ha chiesto intanto un incontro al Sindaco Carini. Lui ha risposto, con nota 4359 del 21 Gennaio 2010, dicendo che non può trovare soluzioni alla questione, perché le pratiche sono già definitivamente esitate. Carini promette che si impegnerà affinchè “la concreta attuazione della normativa” (cioè la demolizione) avvenga nel modo meno oneroso possibile. Come? “Demolite le vostre case voi stessi - sembra dire Carini agli abusivi - in questo modo evitate di fare sostenere costi all’Amministrazione, e quindi anche per voi le spese di demolizione saranno di gran lunga inferiori, e potrete riacquisire la proprietà del terreno".