E' un palermitano di 32 anni che, secondo gli inquirenti, sarebbe legato alla cosca mafiosa di Porta Nuova. L'uomo, con numerosi precedenti per rapina, sarebbe stato assoldato dalla mafia per eliminare il penalista. Le foto del pregiudicato alto quasi due metri e quindi con una corporatura compatibile con quella dell'assassino, descritto come un uomo molto imponente, sono state mostrate a un testimone del delitto ma il riconoscimento non sarebbe stato risolutivo.
"E' una delle piste che stiamo seguendo - spiegano gli inquirenti - ma parlare di strada privilegiata è esagerato. All'uomo sono stati sequestrati un giubbotto, delle scarpe e un casco da moto che saranno analizzati dai carabinieri del Ris". I carabinieri hanno sequestrato anche lo scooter di proprietà del nuovo sospettato. Il mezzo verrà inviato al Ris per accertare eventuali tracce di sangue della vittima. Lo scooter, infatti, potrebbe essere stato usato dal pregiudicato per fuggire subito dopo l'omicidio.
Secondo indiscrezioni a portare gli inquirenti su questa nuova pista sarebbe stato il contenuto di una delle segnalazioni anonime giunte in procura in cui venivano date indicazioni precise sull'identità del presunto killer. "Ma allo stato attuale non c'è nessun nuovo indagato", ha detto il procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia sottolineando così che il pregiudicato trentaduenne al momento è solo sospettato e non è stato ancora iscritto nel registro degli indagati.
Ieri gli esami del Ris di Messina sugli indumenti e sul bastone in rattan dell'attuale unico indagato - un commerciante di 54 anni cliente dell'avvocato - hanno dato esito negativo escludendo dunque eventuali prove scientifiche del suo coinvolgimento.