Direi di no. C’è una sapiente manipolazione della priorità delle notizie. Dopo la prima notizia più importante, poi ci sono tutte notiziole o politiche o comunque di poco rilievo sociale. A me è sembrato che il festival di Marsala sia stato un impegno importante proprio per la libertà d’informazione, soprattutto di fronte ai problemi più scottanti.
C’è però un’Italia che partecipa al Festival del giornalismo d’inchiesta, alle manifestazioni di Libera con Contromafie, tutta una rete civile importante nel paese che però è senza rappresentazione politica. Ad esempio in Sicilia il PD è completamente piegato su Lombardo in un rapporto molto morboso e questo è un po’ difficile da spiegare politicamente. Lei cosa ne pensa?
Penso che sia la politica in generale a non saper stare sui problemi della società che rappresenta, non riesce a dare una rappresentanza con idee molto chiare. Naturalmente la politica deve mediare, però c’è un’Italia che chiede sia un etica pubblica più alta sia una effettiva applicazione dei principi di libertà e democrazia. Non so se quest’Italia sia maggioritaria, forse non lo è mai stata, però ha il diritto di essere rappresentata.