Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/06/2010 07:00:00

Trapani, palazzo di Via Marinella: ordinata la demolizione

 

 

Lo impone un’ordinanza emessa dal sindaco il 27 maggio scorso, in base alla quale, se i proprietari non provvederanno alla demolizione entro i trenta giorni che gli sono stati concessi, sarà il Comune ad intervenire, rivalendosi poi sui proprietari stessi.

L’ordinanza è stata emessa dopo una riunione, svoltasi il 19 maggio scorso su richiesta del Sindaco in Prefettura, per affrontare la problematica del palazzo che presenta segni di cedimento e che risulta essere transennato da quasi due anni.

Come si ricorderà, nel corso del processo presso la Corte d’Appello di Palermo riguardante il contenzioso tra i proprietari e l’impresa realizzatrice del palazzo era stata redatta una perizia tecnica che evidenziava il concreto pericolo di crollo del palazzo. La perizia era stata trasmessa al Comune di Trapani, che si era tempestivamente attivato e, dopo avere effettuato con propri tecnici ulteriori controlli, aveva ordinato ai proprietari di sgomberare l’immobile e provvedere alla messa in sicurezza.

Il Comune aveva ripetutamente sollecitato gli interventi, al fine di eliminare non solo la situazione di pericolo, ma anche l’intralcio per il traffico dovuto dal sistema di transennamento adottato dai proprietari. Nessuna novità però si era sostanzialmente registrata e l’Amministrazione aveva anche segnalato il caso alla Procura della Repubblica. Il 23 marzo scorso, anche a seguito delle avverse condizioni del tempo che avevano caratterizzato il periodo invernale, l’Amministrazione aveva eseguito un altro sopralluogo, per verificare le condizioni dell’immobile, confermando il rischio di crollo dell’edificio.

A maggio la Procura aveva sollecitato il Sindaco a porre in essere gli interventi di propria competenza a tutela della pubblica incolumità. Presso il Comune si era svolta una conferenza di servizi con l’amministratore di condomino, dal quale era emersa la scarsa disponibilità di alcuni dei proprietari ad intervenire, come dovuto, per eliminare il pericolo. Il Sindaco pertanto aveva richiesto di affrontare la questione in sede prefettizia, al fine di sollecitare l’intervento dovuto da parte dei proprietari. Ma dalla riunione era emerso che i proprietari dell’edificio non sono neanche in grado di fornire un cronoprogramma che indichi una data certa di inizio dei lavori, nonostante sin dal 2009 abbiano tutte le autorizzazioni necessarie per la demolizione e la fedele ricostruzione dell’immobile. Dal 2009 anche la ditta proprietaria del palazzo adiacente ha le autorizzazioni per eseguire il progetto di consolidamento dell’immobile.

A seguito dell’esito della riunione in Prefettura, vista l’inerzia dei proprietari dell’edificio, che mette a rischio la pubblica incolumità, è stata emessa l’ordinanza. Entro il 27 giugno, dunque, il palazzo dovrà essere demolito o dai proprietari o, in sostituzione, dal Comune.