Con queste parole, pronunciate pochi giorni prima di essere barbaramente ucciso il 19 luglio 1992 in via D'Amelio, insieme a cinque agenti di scorta, il giudice Paolo Borsellino lanciava un ultimo storico appello alle coscienze del popolo siciliano, e in particolare dei giovani, affinché si affrancassero con coraggio dall'oppressione mafiosa. Un messaggio che oggi, a diciotto anni da quella strage, rappresenta lo spunto di riflessione con cui Generazione Italia, lunedì prossimo, parteciperà per la prima volta alla “Fiaccolata silenziosa” in ricordo del magistrato, promossa da Giovane Italia e Azione Giovani. Una presenza, quella di Generazione Italia, che testimonia non solo l'eterna riconoscenza nei confronti di un uomo che con il suo supremo sacrificio ha saputo dimostrare il senso più profondo dell'amore nei confronti della propria terra e delle propria gente, ma soprattutto come l'eco delle parole del giudice Borsellino riecheggino ancora forti, costituendo le basi di quella cultura della legalità su cui fonda le proprie idee Generazione Italia. La “Fiaccolata silenziosa” partirà lunedì prossimo 19 luglio alle 20 da piazza Vittorio Veneto (davanti alla Statua della Libertà ), per concludersi in via D'Amelio dove verrà proiettato un documentario sulla vita del magistrato.