comparti moda ed elettronica, mentre nei consumatori crescono incertezza e sfiducia. A renderlo noto è Confcommercio Sicilia, che nell'isola registra una flessione maggiore rispetto alla media nazionale. "Abbiamo tracciato un primo bilancio sull'andamento dei saldi - dice Julo Cosentino, coordinatore regionale di Confcommercio Sicilia -. Ad oggi l'andamento continua ad essere negativo, un quadro definitivo lo avremo a settembre. I comparti più colpiti dalla crisi sono moda ed elettronica". Secondo Patrizia Di Dio, Presidente di Federmoda-Confcommercio Palermo, nel capoluogo il settore sopporta un calo compreso tra il 15% e il 30% rispetto allo scorso anno. "Molti esercenti - spiega
- rischiano la chiusura, la flessione in alcuni casi è stata del 50% in meno rispetto al 2008". Per il segretario regionale della Confesercenti Sicilia, Giovanni Felice, il dato negativo resta in linea con quello del 2009. "L'aspettativa di aumentare il fatturato con l'avvio dei saldi - osserva - è stata ampiamente disattesa e non è stata colmata la flessione delle vendite registrata a giugno. Quanto alle principali cause di arresto prime fra tutte la crisi economica e la riduzione degli occupati. A questi si aggiungano - sottolinea Felice - sfiducia e incertezza per il futuro".