L’uomo, un cinquantenne che intendeva imbarcarsi su un volo internazionale Ryanair, al culmine di una discussione, non volendo ascoltare alcuna ragione, ha tirato un pugno al volto della ragazza che, nel tentativo di proteggersi e per fortuna, è stata colpita al collo. L’episodio è accaduto ieri, giovedì 19 agosto.
Il personale Airgest ha dovuto chiedere l’intervento della polizia per ricondurre a più miti consigli il passeggero in evidente stato di crisi nervosa. L’addetta di scalo, in stato di prostrazione ed in lacrime per la grave aggressione subita, oltre che dolorante, è stata prima visitata al pronto soccorso dell’aeroporto e poi, dopo la querela di parte al posto di polizia dell’aerostazione, è stata portata in ospedale a Trapani per gli accertamenti sanitari di legge. Il passeggero oltre ad essere stato denunciato alla polizia è stato inserito nella black-list e non potrà più volare con Ryanair. L’imbarco era stato negato perché il passeggero era giunto in aeroporto con un bagaglio da stiva (insieme a quello a mano) oltre il termine di chiusura del check-in. Come noto i check-in chiudono 40 minuti prima del volo, mentre il passeggero è arrivato 20 minuti prima. Nonostante non abbia operato il check-in il passeggero ha deciso di recarsi presso i gate dove, ovviamente, il personale Airgest ha dovuto decisamente negare l’imbarco (il bagaglio da stiva, ai gate, non può essere caricato a bordo neppure con gli appositi contenitori di extra-bag). Le spiegazioni fornite non sono state sufficienti per il passeggero che al culmine della discussione ha aggredito l’addetta Airgest.
“Un episodio che reputo gravissimo – ha commentato il presidente Salvatore Ombra –. Gravissimo a prescindere anche dalle circostanze che l’hanno generato. Poco importa chi, in quel momento, avesse la sensazione di avere torto o ragione, e sono certo che la nostra addetta ha ben operato; quel che conta è che una aggressione fisica per dirimere una controversia con un lavoratore che sta prestando la sua opera ed il suo servizio non è tollerabile. C’è un limite, quello verbale della malacreanza e della maleducazione, che talvolta (per fortuna sempre meno) il nostro personale deve subire, che non può essere superato. Anche nei momenti di massima tensione, comprensibile per chi sta perdendo un aereo, bisogna tenere ferma la barra del rispetto della persona. Alla calma ed alla educazione del personale Airgest è stato risposto, invece, con una aggressione fisica. Per questa ragione anche la società procederà con querela di parte nei confronti dell’intemperante passeggero, rafforzando e sostenendo quanto già prodotto a titolo personale dalla nostra addetta di scalo”.