Segesta, Selinunte e altri gioielli siciliani passano dallo Stato alla Regione. La Colombaia no

per scopo sociale. Sono 121 beni, definiti in un elenco che verrà ufficializzato il prossimo 30 Settembre. Nella Provincia di Trapani figurano il parco archeologico di Segesta e quello di Selinunte. Cosa cambia? La Regione adesso è proprietaria, potrà fare di questi beni tutto quello che vuole, senza chiedere alcuna autorizzazione al Ministero dei Beni Culturali. Ma sarà anche unica e sola responsabile della conservazione degli stessi beni, che potranno essere aperti anche alla gestione dei privati, non solo per le biglietterie o per la gestione di singoli servizi ed eventi, ma per la gestione in toto. Molti beni, inseriti in elenco, sono stati sfilati all'ultimo, come, nel caso della Colombaia di Trapani, che il demanio tiene per se, nonostante sia in stato di abbandono proprio a causa dell'incuria. Il simbolo della città di Trapani deve essere messo in sicurezza, ma ciònon basta per il suo futuro. Recentemente la Regione Siciliana ha finanziato la messa in sicurezza con 600 mila euro. La Direzione Generale dei Porti, con nota del 31 marzo 2010 aveva ribadito all’assessorato regionale ai Beni Culturali della Regione siciliana il proprio assenso, qualora l’Agenzia del Demanio avesse espresso parere favorevole, al passaggio di consegne. Adesso la doccia fredda: la Colombaia di Trapani rimane allo Stato.

Da notare infine che, con trentuno siti storici e naturalistici la provincia di Siracusa è la prima per numero di beni che passeranno dallo Stato alla Regione Siciliana. 

 Per la emanazione del decreto riguardante i beni demaniali che lo Stato sta per trasferire alle Regioni (compresa quella Siciliana) mancherebbe soltanto l’ultima firma, quella della Commissione paritetica, prevista per la fine del corrente mese di settembre, ma nel relativo elenco non figura il Castello della Colombaia di Trapani. Per questo motivo, il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha scritto oggi al Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, chiedendone l’immediato risolutivo intervento.