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14/09/2010 13:09:15

Palermo, dottorando senza lavoro si suicida in facoltà


Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane, 27 anni dottorando in filosofia del linguaggio, ieri pomeriggio sarebbe caduto nel vuoto dal settimo piano dell'edificio in viale delle Scienze. Alcuni testimoni, infatti, hanno raccontato di aver visto il giovane, poco prima di morire, mentre fumava una sigaretta seduto sul davanzale dello stabile. Dopo qualche minuto hanno sentito il terribile tonfo. «La libertà di pensare e anche la libertà di morire. Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò commentarla», è quello che ha scritto il giovane su un quaderno poco prima di lanciarsi.universit_palermo_640.jpg

Parenti e amici hanno confermano agli investigatori che il giovane stava attraversando un periodo difficile ed era preoccupato per il suo futuro lavorativo. Ad ottobre avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea e temeva di non riuscire a trovare un lavoro corrispondente alle sue aspirazioni, sentendosi preclusa ogni possibilità di carriera accademica.
Il padre Claudio, 55 anni dipendente regionale in pensione, parla di un vero e proprio omicidio di Stato, accusando i vertici del nostro Paese di non curarsi affatto della situazione dei giovani e della mancanza di lavoro. «Si era laureato in filosofia della conoscenza e della comunicazione, con 110 e lode. A dicembre si sarebbe concluso il dottorato di ricerca della durata di tre anni svolto senza alcuna borsa di studio. I docenti ai quali si era rivolto gli avevano detto che non avrebbe avuto futuro nell'ateneo. E io sono certo che saranno favoriti i soliti raccomandati». «Per guadagnare – prosegue il padre - 25 euro al giorno faceva saltuariamente il bagnino in un circolo nautico. Mi diceva che era anche un modo per imparare l'etica del lavoro».