Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/09/2010 09:00:51

Giovanna Benigno chiede l'attivazione del servizio di elisoccorso dell'Ospedale di Marsala

necessarie a rendere operativo il servizio di Elisoccorso presso l’ospedale di Marsala.

"Dopo circa un anno dall'apertura del presidio ospedaliero Paolo Borsellino di Marsala, - scrive il consigliere Benigno - evento atteso da più di un ventennio, si registrano gravi mancanze nel servizi essenziali a tutela della salute non solo della cittadinanza marsalese ma anche di quella dei paesi limitrofi -Salemi Mazara e Petrosino- che fanno registrare una potenziale utenza di circa 140.000 persone.
Ancora oggi alcuni reparti funzionano secondo i criteri della provvisorietà o, sebbene previsti, non vengono attivati.

E’ il caso dell'eliporto, servizio ormai di uso comune nelle strutture sanitarie moderne perché consente interventi tempestivi nei casi di necessità; ebbene, sebbene costruito proprio alle spalle della struttura non risulta ancora utilizzabile perché si sarebbe dovuto prevedere, in fase di realizzazione, l'interramento dei cavi elettrici senza la quale risulta evidente l'impossibilità di atterraggio dei mezzi di soccorso.
Naturalmente lo 7stato di abbandono in cui versa la struttura per la non utilizzazione della stessa, ha anche compromesso l'efficienza della pista che è stata invasa dalle erbacce.

Tutto ciò non può che essere un danno grave verso quei casi di emergenza che necessiterebbero di trasporto immediato con elicottero e che invece devono spesso ricorrere alle ambulanze che naturalmente impiegano tempi a volte troppo lunghi per salvare una vita.

La realizzazione di strutture non utilizzate, protratto per anni, è una delle massime espressioni del dispendio inutile di risorse pubbliche di cui questa nostra terra si è resa spesso protagonista, perché l’abbandono comporta la necessità di reperire nuovi finanziamenti per il ripristino".