grado del Tar, sulla legittimità dell'aumento della Tarsu (la tassa sui rifiuti) a Marsala da parte del Sindaco Carini di ben il 66%. (inizialmente doveva essere l'80%) In primo grado il Tar ha dato ragione ai ricorrenti.
Con ordinanza del 27 luglio il TAR di Palermo, Sez. I, ha accolto la domanda di sospensione dell’esecuzione della Determina Sindacale n. 47 avente ad oggetto l’aumento dell’80% della tariffa TARSU, nonché delle successive n. 88 di revoca e n. 89 di aumento del 66%, tutte ritenute illegittime, ed impugnate con ricorso dall’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino.
" Il Collegio Giudicante ha ritenuto possibile un pregiudizio per i cittadini/contribuenti dall’applicazione delle Determine Sindacali e pertanto ha accolto l’istanza di sospensione presentata con il ricorso – spiegò il Segretario Provinciale Luigi Maggio - e questo risultato ci fa ben sperare nel merito considerato anche che l’orientamento più recente del Tribunale è quello di riconoscere in capo al Consiglio Comunale la competenza per la variazione delle tariffe TARSU".
Se dovesse essere confermata la decisione del primo grado, l'aumento della tassa non sarebbe valido, e ciò comporterebbe per il Comune un improvviso buco di 5 milioni di euro che porterebbe l'ente ad un passo dal dissesto economico.
Su questa decisione si giocani i destini della maggioranza che sostiene il sindaco Renzo Carini. Innanzitutto perchè il motivo per cui è stato fatto il ricorso sta proprio nel fatto che la decisione di un aumento della tassa non spetta al Sindaco con determina ma al Consiglio Comunale con delibera. E quindi si vedrebbe davvero chi tra i consiglieri è davvero con Carini, e sostiene l'aumento della tassa.
La spesa per la raccolta dei rifiuti a Marsala è aumentata tantissimo nel 2009. La spesa corrente per quintale di immondizia raccolta a Marsala è aumentata da € 18,72 ad € 25,01 euro. Cioè ogni quintale di immondizia raccolta costa alle casse pubbliche 7 euro in più l’anno.
Il dato complessivo è di una spesa media che è stata di € 6.767.000 per i 5 anni di amministrazione Galfano (2001 – 2006) , e di € 10.000.000 nei primi 3 anni di amministrazione Carini.
In particolare la spesa corrente, che nel 2001 era sotto i 5 milioni di euro ha sfiorato con l’amministrazione Carini i 10 milioni di euro, ed è raddoppiata. Vero è che si raccoglie più immondizia, circa il 10% in più, ma ciò non giustifica assolutamente l’aumento dei costi.
Per la raccolta differenziata l’Aimeri Ambiente impiega a Marsala 150 persone. Gli stipendi li paga la società Aimeri, ma il Comune ha assunto un costo di 12 milioni di euro. A questi si aggiungono i costi delle 68 unità che invece hanno rifiutato di passare dal servizio di Nettezza Urbana del Comune all'Ato (2 milioni di euro l’anno) . La quota parte del Comune di Marsala prevede costi dunque di 14 milioni di euro l'anno.
Quando il Sindaco aumento la tassa sui rifiuti, ad Aprile, le reazioni non si fecero attendere, tanto da costringere Carini ad un mezzo passo indietro. Il presidente del Consiglio comunale, Oreste Alagna, in una nota parlò di provvedimento che «andrà a gravare pesantemente sulle finanze delle famiglie marsalesi, penalizzando anche le attività economiche e produttive della città ». Alagna sottolineò, poi, che «prima di determinare un tale incremento fiscale, sarebbe stato opportuno, da parte dell'amministrazione comunale, coinvolgere il massimo consesso civico, al fine di trovare una soluzione condivisa con le forze politiche».
Il consigliere comunale del Pd Agostino Licari, presidente della commissione Trasparenza atti amministrativi, interrogò il sindaco «per sapere se intende revocare la determina, al duplice fine di evitare eventuali ricorsi, con tutte le conseguenze sul bilancio comunale, e di scongiurare un'ulteriore pesante tassazione nei confronti dei cittadini e dell'economia marsalese». I due assessori dell'Mpa, Ronci e Alagna, e i consiglieri comunali che sostengono l'Amministrazione Carini annunciarono la loro contrarietà al provvedimento: "Il gruppo dell’M.P.A presente in Consiglio Comunale e gli Assessori di riferimento, informano la cittadinanza, della propria contrarietà alla determina Sindacale del 08.04.2010 n.47, con la quale il Sindaco di Marsala ha aumentato la Tassa dei rifiuti Solidi Urbani; non solo per l’aggravio che la stessa avrà sulle tasche dei cittadini, ma anche sulle attività economiche presenti sul territorio già colpite dalla grave crisi economica. Si riteneva ancor prima dell’aumento delle tasse “indispensabile” un confronto serio con l’intera coalizione che lo sostiene, per verificare dove effettuare tagli alla spesa pubblica, che si possono considerare non indifferibili"