I fatti. Il servizio di raccolta che svolge Aimeri per l’Ato è oneroso e spesso non impeccabile. Alcuni comuni hanno scelto di adoperarsi a modo loro. Ossia di auto-ridursi la rata da destinare all’Ato, come hanno fatto Erice e Valderice. Qualche giorno fa, però, Alestra è intervenuto sollecitando i due comuni trapanesi. Infatti, l’amministrazione comunale ericina dovrebbe pagare circa 347.000 euro al mese all’Ato ma la somma versata dall’amministrazione è di importo minore: 250.000 euro. Il debito entro la fine dell’anno potrebbe arrivare ad un milione di euro, almeno che Tranchida non decida di saldare il debito.
L’amministrazione Ericina ha deciso di adottare questo espediente per protesta e per necessità . Dal comune dicono che si tratta di una liquidazione a “titolo d’acconto” che verrà saldato nel momento in cui l’Ato non avrà rimodulato l’importo delle bollette.
Erice e Valderice lamentano inadempienze da parte di Aimeri Ambiente: «alcuni dei servizi previsti nel Capitolato Speciale d’Appalto non vengono svolti, o quando accade sono fatti in ritardo e male». Per l'ing. Alestra anche se i disservizi fossero verificati non giustificherebbero auto-riduzioni del 30% delle bollette, poiché i servizi principali avverrebbero regolarmente e l'ATO, per conto dei Comuni aderenti, pagherebbe regolarmente i relativi corrispettivi ai fornitori.
La prima risposta al sollecito di Alestra arriva dal Sindaco di Erice. Entrambi mettono in mezzo il Prefetto e l’Assessorato regionale territorio e ambiente. Tranchida non pagherà ‹‹il “pizzo” in presenza di così evidenti, palesi disservizi ››. Nella nota il Sindaco ericino sottolinea che ‹‹proprio per rispettare e salvaguardare "le tasche dei cittadini-contribuenti”, ai quali è stato richiesto un pesante sacrificio anche per il servizio raccolta differenziata, l’Amministrazione comunale si attende che vengano onorate le condizioni contrattuali del servizio ad oggi in buona parte disattese››.