nata in occasione del maxi aumento fatto dal Sindaco Renzo Carini sulla tassa dei rifiuti (+60%). "Carini - dice l'esponente del Pd - prima ha tentato di aumentare l'addizionale comunale Irpef (proposta bloccata dal Consiglio), ha aumentato la tassa della raccolta dei rifiuti dell'80% (ridotta poi all'aumento del 66%), poi ha tentato di dare una spallata all'edilizia aumentando gli oneri di urbanizzazione. E' certamente un sindaco senza idee».Ma l'attacco a Carini questa volta è bipartisan, perchè a sostenere Licari (sono prove tecniche di "lombardismo" anche a Marsala?) è a sorpresa un consigliere dello schieramento di centrodestra che sostiene la giunta municipale: Antonino Genna (Udc): « Non avevo mai registrato un aumento delle imposte comunali così alto. Adesso, abbiamo appreso che con una determina sindacale Renzo Carini ha aumentato gli oneri di urbanizzazione in maniera esagerata. Ad una mia richiesta di chiarimenti ha risposto che i soldi della tasse servono per sostenere l'amministrazione».
E in effetti, alla chetichella, il 29 Settembre il Sindaco Carini ha aumentato con una sua determina tutte le tasse comunali relative ai “Diritti tecnici di istruttoria per la richiesta di atti di tipo urbanistico". Potete leggere la determina cliccando qui.
Il 29 Settembre avviene dunque un aumento delle tasse importante per la città . Eppure l'ufficio stampa del Comune di Marsala non ne parla. Il 29 Settembre ci comunicano, tra le notizie del giorno, l'ampliamento di una via. Il giorno successivo, invece, un'estemporanea di pittura (a fine ottobre...) in via Calogero Isgrò.
Ma la determina gira. La notizia è stata subito motivo di notevole preoccupazione tra i professionisti locali (architetti, ingegneri, etc.), allarmati per la sicura ''ricaduta negativa'' sul settore edile. E ancora una volta, l'Amministrazione Comunale ha fatto marcia indietro. Come è avvenuto con la Tarsu. E quindi la determina è stata ritirata Potete leggere la documentazione cliccando qui. Un'altra dimostrazione di scarso coraggio... «Il sindaco Carini - ha infatti dichiarato il vice sindaco Michele Milazzo - aveva preso il provvedimento su richiesta dell'ufficio del settore Urbanistica. Tuttavia, nelle scorse ore, l'atto è stato ritirato e si avvierà una concertazione con i rappresentanti delle categorie interessate».
Intanto, in mancanza di sufficienti entrate, per non violare il "patto di stabilità ", il Comune non potrà procedere ad ulteriori liquidazioni di spese. E, quindi, le imprese che stanno eseguendo alcuni lavori pubblici non potranno incassare i pagamenti prima del gennaio 2011. «Tra i lavori che rischiano di essere sospesi - sostengono alcuni consiglieri d'opposizione c'è anche quello di piazza Matteotti…». Un'eventualità che fa tremare i negozianti e gli abitanti di questa zona del centro cittadino. Un cantiere aperto fermo allungherebbe notevolmente i tempi dei lavori, con conseguenti disagi e danni economici.
«Occorre precisare, e chi vuole ha gli strumenti per informarsi - replica il Sindaco Carini - che a Marsala si pagano le tasse più basse di tutta la provincia di Trapani. Per quanto riguarda, poi, l'addizionale comunale Irpef, quando avremmo avuto gli strumenti per farlo non l'abbiamo aumentata. Il Consiglio comunale ha approvato una mia proposta di mantenimento dell'aliquota attuale che, ripeto, è la più bassa dell'intera provincia». E' chiaro, però, che a scatenare le critiche è stato, soprattutto, l'aumento della tassa sulla raccolta dei rifiuti. E in proposito, il sindaco spiega che l'aumento della tarsu è dovuto alla ''differenza'' del servizio erogato. ''Con risultati certificati - prosegue Carini - facciamo tanto bene che siamo tra i Comuni siciliani più virtuosi (parecchie, però, continuano ad essere le lamentele sulla scarsa pulizia di città e periferie, ndr). La raccolta porta a porta ha certamente un costo più elevato e questo sistema di ritiro della spazzatura in modo differenziato è obbligatorio. La nostra tariffa è più bassa anche rispetto al Comune di Trapani, che non attua il ritiro porta a porta''. Il sindaco evidenzia, inoltre, che la precedente giunta (centrosinistra) ha lasciato in eredità i famigerati swap, che hanno rischiato mandare il Comune verso il baratro del dissesto economico. «Tanto che sono dovuto intervenire con i miei uffici - conclude Carini - per trovare un sistema che bloccasse i pagamenti. E per le tariffe dei servizi a domanda che sono aumentati, occorre sapere che anche qui, per legge, l'onere spetta al cittadino. Tuttavia, dopo una riflessione, ho provveduto a ritirare la determina e sarà mia cura, dopo una concertazione con le associazioni delle categorie interessate, decidere cosa fare».