I carabinieri e il pm della Procura di Taranto Mariano Buccoliero hanno concluso gli accertamenti sia nel garage in cui è stata uccisa Sara Scazzi, sia nei terreni nei quali lo zio omicida, Michele Misseri, ha nascosto il cadavere e avrebbe bruciato gli effetti personali della nipote. Anche Misseri, che è sempre accompagnato da agenti di polizia penitenziaria del carcere di Taranto, e il suo legale hanno lasciato i luoghi nel quali sono stati compiuti gli accertamenti investigativi.
In caserma c'è anche lo zio reo confesso. Non e' escluso che gli inquirenti decidano di mettere a confronto padre e figlia.
Anche il legale della famiglia Misseri, Vito Russo, è giunto nella caserma dei carabinieri di Manduria (Taranto). Poco prima di entrare nella sede della compagnia dei carabinieri, l'avvocato Russo ha detto ai cronisti: "Non sono l'avvocato di nessuno". Il legale proveniva dall'abitazione della famiglia Misseri, ad Avetrana. Nella caserma da alcune ore si trova la moglie dell'avvocato Russo, Emilia Velletri, anch'ella avvocato, ma che - a quanto è dato sapere - non partecipa né all'audizione di Sabrina né al confronto perché la cugina 22/enne di Sara Scazzi dovrebbe essere ascoltata dagli inquirenti come persona informata dei fatti.
LEGALE SCAZZI, PER ORA NON COMMENTIAMO NULLA - "Non commentiamo nulla sino a quando non ci saranno altri atti ufficiali relativi all'indagine". Lo ha dichiarato l'avv.Walter Biscotti, che con l'avv. Nicodemo Gentile cura gli interessi della famiglia di Sara Scazzi, interpellato dall'ANSA sugli sviluppi odierni dell'inchiesta.