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19/10/2010 04:39:11

I vertici di Marsala Schola denunciati per falso in atto pubblico

Non si è ancora conclusa la questione della gara d’appalto come sappiamo l’appalto e della questione relativa ai mezzi dell’ente utilizzati malgrado la revisione sia scaduta da tempo, e del fatto che i mezzi che dovrebbero essere in “disponibilità giudica” della ditta che si è aggiudicata l’appalto risultati poi non nella “disponibilità giuridica” della stessa, che arriva la notizia che un dipendente dell’ente ha denunciato Marsala Schola addirittura per falso in atto pubblico”.
I fatti risalgono al 2009 quando Marsala Schola decide di assumere a tempo indeterminato e parziale, 42 “esecutori scolastici ex assistenti igienico personale, per alunni portatori di Handicap”. Stranamente però poi ne vengono assunti, secondo quanto ci riferisce il dipendente, solo 36.
Il dipendente di Marsala Schola ad un primo esame nota alcune discrepanze nella graduatoria che a suo parere gli hanno precluso la possibilità dell’assunzione a tempo indeterminato.
Alla contestazione inviata all’ente segue una leggera modifica del punteggio che non cambia il risultato. A questo punto chiede copia di dei documenti relativi alla valutazione dei candidati dal 29esimo posto al 40esimo, ritenendo di poter dimostrare che la graduatoria è errata.
Marsala Schola rilascia la documentazione e il dipendente rileva, secondo quanto ci riferisce, che da un rapido controllo dei documenti si evincerebbe che la sua posizione dovrebbe essere molto in alto nella graduatoria, rientrando così tra quei candidati che sono poi stati assunti.
Inoltra nuova richiesta di documenti di valutazione riferita ai candidati in classifica rispettivamente al 6°, al 26°, al 30° e al 36° e al 41° posto in graduatoria per una ulteriore verifica. I Documenti gli vengono consegnati ed anche qui il dipendente (P.F.), rileva, secondo quanto ci riferisce alcune anomalie e quindi decide di chiedere a questo punto i documenti relativi ai candidati inseriti in graduatoria dal 1° al 25° posto.
Incredibilmente, Marsala Schola, con nota del 4/3/2010 n. 794 di prot., “rigetta” la richiesta di estrazione di copia di tutta la documentazione di valutazione di 19 candidati, non “apprezzandosi un interesse concreto ed attuale del richiedente all’accesso richiesto.
Un diniego non spiegabile considerato che fino al 26° gli era stato concesso di ottenere copia. Perché mai quindi Marsala Schola improvvisamente nega al dipendente il diritto di accesso alla documentazione relativa a questi 19 candidati?
P.F. reitera la richiesta il 24 giugno del 2010 e Marsala Schola rigetta nuovamente tale richiesta con una motivazione che non ci esimiamo di ritenere quantomeno “curioso”. Infatti, Marsala Schola nella nota del 21.7.2010 n 2794, sempre a firma del direttore Maria Celona, scrive: “…Si rigetta la richiesta di accesso agli atti avanzata in data 24 giugno 2010 non apprezzandosi, ancora una volta, un interesse diretto, concreto e attuale. Occorre un diretto nesso di strumentalità fra il contenuto dei documenti che il candidato chiede di conoscere e il fine di tutela della situazione giuridicamente rilevante della quale è portatore, non essendo consentita “l’esposizione” di documenti concernenti atti o vicende di per sé privi di riflessi sulla situazione al momento giuridicamente rilevante. In caso contrario, tutti risulterebbero investiti di una sorta di potere ispettivo suscettibile di estendersi all’interà attività dell’amministrazione e per questa via l’accesso agli atti si risolverebbe in uno strumento di controllo generalizzato sull’intero operato dell’amministrazione, come se fosse un’azione popolare. L’autonomia del diritto di accesso non è assoluta e non è svincolata dalla esistenza di bisogni seri e dimostrati dal candidato istante.
La legge stabilisce di dover negare l’accesso tutte le volete in cui l’istanza è finalizzata esclusivamente a svolgere un controllo sull’operato della Amministrazione, avulso da un interesse concreto del richiedente, che, nello specifico, ha già avanzato numerose istanze di accesso agli atti, tutte riscontrate nel pieno rispetto del principio di imparzialità e trasparenza. E’ sulla base di tali principi che l’Istituzione ha consentito l’accesso agli atti ai candidati”.
Fin qui Marsala Schola. Noi notiamo una certa incongruenza nel comportamento dell’Ente perché l’interesse del candidato non appare generalizzato visto che intende, legge alla mano, verificare i dati dei candidati (tutti) che gli stanno avanti in graduatoria.
Un rigetto che appare immotivato considerato che per alcuni ha consegnato copia dei documenti, per 19, i primi in graduatoria, li ha negati, e ciò, pensiamo, violi il principio della legge perché il dipendente P.F. ha interesse diretto e preciso, non aleatorio, a conoscere le modalità di calcolo di chi lo precede in graduatoria.
Comunque, il dipendente, fatte le sue valutazione ha preso carta e penna e presenta una denuncia ai Carabinieri, depositata in data 17 giugno 2010 contro Marsala Schola, per “falso in atto pubblico” a cui con successiva denuncia deposita sempre ai Carabinieri di Marsala in data 21 giungo 2010, ha aggiunto anche il reato di “abuso d’ufficio e abuso di potere”.

Michele Santoro - Osservatorio Sicilia